"Meno ciliegie per le gelate, ma sono buone"

Niente sagra del dolce frutto. In compenso da oggi saranno disponibili nei mercati settimanali con uno stand dedicato

La sagra della ciliegia a Lari (foto d’archivio)

La sagra della ciliegia a Lari (foto d’archivio)

Lari, 18 maggio 2020 - La pandemia per il Covid-19 ha cancellato, come tutte le manifestazioni che avrebbero dovuto svolgersi tra la primavera e l’estate, anche la sagra della ciliegia di Lari. Tuttavia, grazie ad una iniziativa nata dalla collaborazione tra l’amministrazione comunale, il comitato per la tutela e la valorizzazione della ciliegia, che raccoglie produttori grandi e piccoli, e la Proloco Vivi Lari, il pregiato frutto dal colore delle tonalità del rosso più acceso non farà sentire la sua mancanza e riuscirà comunque a raggiungere le nostre tavole e i nostri palati. Già a partire da questo lunedì 18 maggio uno stand di colore rosso con tutte le varietà della ciliegia di Lari sarà presente nei mercati settimanali del territorio comunale, il lunedì a Lari, il giovedì a Casciana Terme, il venerdì a Perignano.

«Ci siamo inventati questa soluzione – ha detto il sindaco Mirko Terreni – per venire incontro alle esigenze dei produttori della ciliegia di Lari che dovranno quest’anno rinunciare alle grandi vendite realizzate abitualmente nei due fine settimane occupati dalla sagra". Il raccolto dei quattordici produttori affiliati al comitato per la tutela e la valorizzazione della Ciliegia di Lari per quest’anno, emergenza sanitaria a parte, non sarà ricordato negli annali delle stagioni più proficue, le "ghiacciate" notturne delle scorse settimane hanno praticamente dimezzato la capacità produttiva.

"La quantità complessiva sarà attorno ai 150 quintali – ha detto Catia Fantozzi, presidente del comitato – le temperature rigide della notte e il vento hanno colpito alcuni versanti delle nostre colline lasciando molte piante senza frutti. Ottima invece la qualità, ciliegia zuccherina e di buona pezzatura grazie all’influenza delle giornate assolate. In questa stagione abbiamo cercato di vendere le nostre ciliegie attraverso i canali della distribuzione – ha aggiunto Fantozzi – con la sagra e la vendita diretta ci rifaremo il prossimo anno".

La 64esima edizione è dunque rimandata al prossimo anno, mentre non si ferma il lavoro e l’impegno per il riconoscimento per la ciliegia di Lari del marchio Igp. "Dopo aver superato l’esame della Regione Toscana – ha detto l’assessore con delega al coordinamento delle politiche per la tutela e la valorizzazione della ciliegia di Lari Chiara Ciccarè – il disciplinare attende ora l’esito della verifica del Ministero delle politiche agricole dopo il quale sarà inviato alla Commissione Europea per la verifica finale. Confidiamo nell’esito positivo e quindi nel raggiungimento del riconoscimento Igp – ha aggiunto Ciccarè – giacché la tradizione della ciliegia di Lari rimanda le sue prime tracce addirittura al 1400".