Caso Keu in aula. Depositate altre indagini

Procuratore e pm depositano nuovi atti nell'inchiesta Keu a Firenze. Politici, enti pubblici, imprenditori e aziende rischiano processo per traffico illecito di rifiuti. Udienza rinviata a maggio. Parti civili si costituiscono, tra cui Cgil, Regione Toscana e Legambiente. Ministero dell'Ambiente auspicabile come parte civile.

Caso Keu in aula. Depositate altre indagini

Caso Keu in aula. Depositate altre indagini

Il procuratore aggiunto Luca Tescaroli e il pm Giulio Monferini hanno depositato, si apprende, altri quattro faldoni con altri atti di indagine nell’ambito dell’inchiesta Keu. E’ successo venerdì in sede di udienza preliminare a Firenze dove in 24, a vario titolo rischiano il processo tra politici, dirigenti di enti pubblici e imprenditori e sei aziende, coinvolti nell’inchiesta della Dda toscana sul traffico illecito di rifiuti, fra cui, appunto, il keu, scarto di risulta della lavorazione delle concerie. Udienza durata pochissimo e subito rinviata a maggio per un difetto di notifica. Numerose le parti che hanno annunciato di volersi costituire parte civile alla prossima udienza. Tra queste la Cgil, la Regione Toscana, la Città metropolitana, Libera, Legambiente, il Consorzio di bonifica Toscana nord e numerosi comuni (anche Pontedera, Peccioli e Crespina Lorenzana) in cui è stato trovato il keu in alcuni terreni. Sono 13 i siti in Toscana dove il keu – stando alle indagini – sarebbe finito a tonnellate. Anche in provincia di Pisa.

"Udienza interlocutoria al processo sul Keu, ma riteniamo che nel contesto delle parti civili, la presenza del ministero dell’ambiente sia decisamente auspicabile", è poi intervenuta con una nota Elena Meini, capogruppo in consiglio regionale della lega, già presidente della commissione d’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose in Regione. "Ci auguriamo, pertanto, che venga presa una decisione in tal senso - prosegue il consigliere -. I gravi fatti, con forti implicazioni anche ambientali, che verranno analizzati in aula, meritano, quindi, un’attenzione, a nostro avviso, pure a livello del predetto ministero".

C. B.