Bullo minaccia prof con pistola, parla la preside

Nuovi particolari e dure reazioni

Polizia

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Pontedera (Pisa), 29 aprile 108 - E’ già stato sentito dal magistrato il minorenne che nel gennaio scorso avrebbe mostrato un atteggiamento violento verso due insegnanti – in particolare ad uno, in classe, avrebbe puntato alla fronte una pistola giocattolo – tanto da finire denunciato e indagato per violenza privata, minacce e ingiuria: ipotesi di reato che, all’esito della chiusura delle indagini, potrebbero anche cadere o essere confermate in tutto o in parte. Procede nei confronti dello studente pontederese – che dopo i fatti è sospeso da scuola – la Procura presso il tribunale dei minorenni di Firenze. Il fatto è avvenuto all’Ipsia Pacinotti di Pontedera.

L’interrogatorio del ragazzo, invece, assistito dall’avvocato Tiziana Mannocci di Pisa che non rilascia dichiarazioni sulla vicenda, si è svolto nei giorni scorsi. Questo potrebbe presagire, all’esito della valutazioni del magistrato sulle dichiarazioni rese della studente, una rapida chiusura delle indagini.

Intanto dalla scuola, con una nota della dirigente, arrivano alcune precisazioni in merito ai fatti, sottolineando in prima battuta che il ragazzo «implicato in questo avvenimento è seguito costantemente dai servizi sanitari e sociali dell’Usl».

La dirigente dell’Ipsia Pacinotti precisa, relativamente alla dinamica dei fatti, che «la reazione degli insegnanti è stata immediata e nessuno di loro è stato ostacolato ad entrare in presidenza – si legge – . Così come è stata immediata, e non il giorno seguente, la comunicazione al dirigente, che fin dai primi momenti si è attivato avvisando sia i servizi sociali, sia gli organi di polizia per gli interventi del caso, sempre molto delicati quando si tratta di minori in condizioni di forte disagio».

La dirigente  ribadisce quindi che «l’azione è stata immediata e la situazione è stata tenuta fin da subito sotto controllo». «In episodi del genere – peraltro mai avvenuti prima d’ora all’interno di questa istituzione scolastica – la tempestività è fondamentale al fine di ridare serenità e tranquillità agli insegnanti, al personale, agli alunni e alle loro famiglie». Lo studente, dopo essere stato rimproverato, avrebbe estratto la pistola giocattolo puntandola contro l’insegnante senza dirgli che si trattava di un’arma «finta»: il ragazzo avrebbe intimato al docente di alzare le mani costringendolo ad abbassare la testa. Solo successivamente il bullo avrebbe detto che si trattava di una pistola giocattolo scusandosi per il gesto e sostenendo che stava scherzando. Lo stesso minorenne è accusato anche di aver riempito di insulti un’altra professoressa che andava a riferire l’accaduto in presidenza. La prima sospensione di due mesi sarebbe stata rinnovata.

Carlo Baroni