"Basta con il modello delle mega-feste. Più eventi e più giorni"

Bonifica urgente delle discariche tossiche, stop alle mega-feste e recupero delle aree abbandonate: proposte per risollevare il territorio in crisi.

"Basta con il modello delle mega-feste. Più eventi e più giorni"

"Basta con il modello delle mega-feste. Più eventi e più giorni"

1) Finché abbiamo sul territorio 12mila tonnellate di fanghi tossici contenenti cromo, cadmio, nichel, rame, selenio e zinco esposti alle intemperie con i sacchi di protezione ormai logori, pieni di fessure e strappi, qualsiasi altra politica ambientale rischia di suonare addirittura ridicola se prima non partiamo con la bonifica. La discarica doveva chiudere nel 2028 e Franconi vuole tenerla aperta fino al 2040 ed ampliarla di 24 ettari, circa 35 campi da calcio. Qui si tratta di esporre tre frazioni (Gello, S. Lucia e Pardossi) a fetori molto più forti di quelli a cui già ora sono abituati, ma è soprattutto nel sottosuolo, nelle falde acquifere che i danni maggiori avvengono.

2) Basta col modello delle mega-feste, anche perché i soldi sono finiti. Il Comune è gravato da 72 milioni di debiti, che corrispondono a più del doppio di quanto normalmente si spende in totale in due anni. Anche perché le mega-feste impongono caos, snaturano l’offerta delle attività e lasciano pochissimo sul territorio. Propongo un calendario di eventi durante almeno 30 fine settimana all’anno, eventi più piccoli e più ragionati, che poi consentano alle persone di entrare in un negozio o cenare in un ristorante. Porterei l’ufficio turistico in centro per sviluppare un percorso ben segnalato e allestito che colleghi il centro con il Museo Piaggio. Infine abbassiamo suolo pubblico e Tari.

3) La ex-Curtatone è una delle ferite più dolorose per il nostro territorio. I nostri alunni frequentavano la scuola in un palazzo storico e bello, il Comune lo ha lasciato marcire senza manutenzione fino a che non si è dovuto abbandonarlo. Mandare i ragazzi a scuola in un capannone è il trionfo della mediocrità. Per l’ex Ipsia vale la stessa cosa: insieme al terminal dei bus rappresenta il luogo di maggiore potenziale innovativo di tutta la città. Facciamo nuovi parcheggi alzando di un piano il multipiano in piazza Berlinguer e sfruttiamo l’area ex Ipsia per una forestazione urbana e servizi alla qualità di vita.

4) Prima ancora di un progetto, un’azione immediata e non più rinviabile. Andare a Roma a chiedere le risorse di emergenza per procedere con la bonifica del Keu. I sacchi di contenimento sono tutti rotti e il materiale fuoriesce, siamo in una corsa contro il tempo. Se parliamo di progetti dobbiamo portare avanti quello dell’interporto, ce lo chiedono gli imprenditori e potrebbe darci un grande vantaggio competitivo.