Volterra, 23 giugno 2018 - Un mix di esperienza, cuore e tanto, tantissimo sangue freddo. Una manovra semplice, basilare, compiuta in frazioni di secondi, attimi preziosi che hanno strappato dal buio più pesto un dipendente comunale. L’angelo custode di turno, che si è materializzato di fronte al dipendente che stava soffocando dopo aver addentato un morso di un panino, è l’assessore Gianni Baruffa.
E’ un intreccio del destino, un filo che stranamente si riannoda nelle stanze del potere del colle: proprio un anno fa, fu Baruffa ad essere salvato dal sindaco e dal consigliere Simone Lonzi dopo un malore improvviso accusato durante un’assemblea pubblica nella sala del Maggior Consiglio. I nervi d’acciaio dell’assessore, e un bel bagaglio di esperienza come soccorritore, grazie agli anni passati sulle ambulanze del 118 di Castelfiorentino, hanno evitato che accadesse il peggio.
Ma facciamo un passo indietro: qualche mattina fa Baruffa si trova in uno degli uffici del Comune per spicciare alcune pratiche ed ecco che alla porta dell’ufficio si affaccia un dipendente comunale. Cammina a mala pena, trascina le gambe e dalla bocca non esce neppure un sibilo. Sta soffocando, un boccone di pane gli si è conficcato giù per la gola. «Aveva le mani alla gola, un incarnato cianotico – racconta l’assessore – ho capito immediatamente cosa stesse accadendo».
Ogni minuto che passa è fondamentale, agire è l’imperativo categorico in questi casi. «Proprio accanto a me - prosegue Baruffa - c’era un altro dipendente, gli ho detto di digitare subito il 118 ma intanto ho praticato una manovra di disostruzione delle vie aeree. Tutto è andato bene, dopo qualche compressione sono riuscito a liberare quel pezzo di panino rimasto in gola e pochi minuti dopo il dipendente aveva ripreso subito colore ed anche il respiro è iniziato, se pur lentamente, a regolarizzarsi».
Insomma, un happy end per una storia che poteva davvero avere un finale diverso se, in quel momento, non ci fosse stata la persona giusta nel luogo giusto. «Sia chiaro – precisa l’assessore – non mi sento un «fenomeno». Ho lavorato per anni al 118, non so quante volte, in vita mia, ho praticato quella manovra sui pazienti. L’importante, in questi casi, è non perdere mai la lucidità. Il dipendente era davvero choccato e impaurito, ma dopo poco stava già meglio. Mi ha ringraziato a non finire. Il potere delle coincidenze è davvero strano, se penso al fatto che esattamente un anno fa, in Comune, furono i miei colleghi a salvarmi e soccorrermi…».