Armi nel pozzo giovane assolto "Non c’è prova"

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Il giudice monocratico del tribunale di Firenze ha assolto dal reato di detenzione illegale di armi G.R., 23 anni di Pontedera – assistito dall’avvocato Arianna Tabarracci (nella foto) – per non aver commesso il fatto. La storia risale al maggio 2019 quando il giovane finì al centro delle attenzioni investigative dei carabinieri insieme al fratello: era sospettato di detenere all’interno di un pozzo vicino casa e profondo cinque metri una pistola calibro 7.65, un fucile calibro 12 e diverse munizioni in una scatola (300). Il fucile, da accertamenti svolti, risultò essere stato rubato nel 2000. Il giudice ha assolto il 23enne perché non si è arrivati alla "prova certa" che il pozzo in cui furono trovate le armi fosse di proprietà dell’imputato. Il pozzo si trova ad una ventina di metri dal giardino della villa, non nel recinto della struttura (Empoli). La zona tra l’altro spesso è frequentata da raduni rave.

C. B.