Le scelte del Pd: "Vinciamo con due donne a Firenze e a Prato". Basi comuni coi 5 Stelle

Marco Furfaro, braccio destro della segretaria Elly Schlein traccia le strategie per le prossime Comunali dell’8 e 9 giugno. Poi rilancia la Multiutility e lo sviluppo compatibile del ’Vespucci’

Da sinistra: Furfaro, Funaro e Bugetti

Da sinistra: Furfaro, Funaro e Bugetti

Firenze, 29 marzo 2024 – A quasi due mesi dalle elezioni amministrative, il Pd scioglie i nodi e compone la squadra dei candidati. Spiccano i nomi di Sara Funaro a Firenze e Ilaria Bugetti a Prato. Due donne. In entrambi i casi, sebbene con tempi molto diversi, i nomi sono usciti dopo un dibat tito intenso e a tratti divisivo.

Marco Furfaro, braccio destro di Elly Schlein, deputato Pd che segue passo passo le vicende toscane: alla fine il puzzle delle candidature è pronto, ma che fatica...

"Noi facciamo dell’unità e della condivisione non un approccio retorico, ma un’iniziativa politica. Le parole cura e comunità le pratichiamo a partire da noi. C’è una destra che investe sulla solitudine e la rabbia delle persone, noi ci intestardiamo per scegliere le persone migliori a rappresentare un progetto politico inclusivo e non chiudiamo fino al momento in cui non abbiamo la più ampia condivisione sul nome scelto".

A Prato si dice che il Pd prima di iniziare a fare campagna elettorale deve rimettere a posto i cocci e ritrovare davvero unità di intenti. È così?

"Sabato scorso abbiamo fatto la conferenza stampa di presentazione di Bugetti. Un momento riservato ai giornalisti si è trasformato in un momento di popolo, con 200 persone entusiaste. So bene quanto distragga la bolla politicista e mediatica, ma a Prato c’è un partito forte, giovane e unito, mentre la destra è già in difficoltà. Abbiamo governato bene con Biffoni e ora abbiamo una candidata che è la sintesi tra il buono fatto e l’innovazione che serve".

Obiettivo pratese praticabile? Ballottaggio o vittoria al primo turno?

"L’obiettivo è fare di Ilaria Bugetti la prima sindaca della storia di Prato, è rompere il tetto di cristallo assieme a lei. E sono sicuro che la città lo voglia quanto noi".

Firenze, tutti o quasi contro il Pd. Vi siete chiesti come mai?

"Non direi, abbiamo una coalizione ampia e Funaro ha sempre dato la disponibilità ad aprirsi ad altre forze. Ho imparato da tempo che i partiti sono importanti, le persone che stanno fuori ancora di più. E proveremo insieme a Sara a costruire una nuova pagina per Firenze assieme a loro".

Funaro-Schmidt ai tempi sup plementari con incognita Italia Viva?

"Sara ha tutte le caratteristiche per vincere al primo turno. Attenta ai più fragili, popolare, capace di comunicare l’idea che la politica è vincente quando non lascia indietro nessuno e avanza tutte e tutti insieme. Non è uno slogan, è la cifra della sua esperienza di vita e della sua attività amministrativa di questi anni. I fiorentini non lasceranno la città alla destra e a candidature improvvisate, a prescindere dalle scelte che faranno i partiti".

Campo largo, nelle due città possibili accordi con il Movimento 5 stelle. Su quali basi?

"Dall’altra parte non c’è una destra liberale, ma un misto di odio, cattiveria e sovranismo ipocrita. C’è un accanimento seriale verso i più fragili - dal taglio dei fondi alle persone con disabilità al definanziamento del fondo affitti, fino alle briciole per gli anziani non autosufficienti - e si continua a perseguire un modello di Paese basato su sfruttamento e precarietà. Abbiamo toccato il record di poveri, anche in tema di minori. Già questo basterebbe per mettersi insieme e fare fronte. Chi pensa di cavarsela da solo non capisce che è roba da privilegiati, da privilegiati che non capiscono che fuori dai palazzi la gente non può permettersi divisioni e distinguo. Le basi sono città in cui il benessere e non più la competitività sia al primo posto, attraverso la creazione di lavoro di qualità, accesso ai servizi, cura della persona e dell’ambiente".

Due temi tabù della campagna elettorale. Multiutility toscana e sviluppo aeroportuale. Che ne pensa della holding di Alia e della quotazione in Borsa? E dei lavori al ‘Vespucci’ per nuova pista e aerostazione?

"La Multiutility è fondamentale per lo sviluppo della Toscana: l’aggregazione dei servizi garantisce una maggiore efficienza per i cittadini. Discuteremo del sistema di finanziamento della società, il Partito Democratico ha stoppato la fuga in avanti sulla quotazione in Borsa come unico strumento possibile. Senza preconcetti e ideologie arriveremo alla scelta migliore nell’interesse delle toscane e dei toscani. Su Peretola, il segretario Emiliano Fossi ha sempre promosso l’impegno nel trovare una sintesi tra le posizioni di Prato e parte della Piana con quella di Firenze, la strada da seguire è questa".

La segreteria Schlein ha dovuto fare i conti con correnti, veti, caminetti e maggiorenti che vogliono sempre contare. Vi aspettavate uno scenario del genere?

"La politica non è un pranzo di gala, la cosa importante è non perdere mai passione e sorriso, non farsi catturare dalla bolla dei palazzi e del potere. Spesso le nostre discussioni interne sono minoritarie fuori dalle nostre stanze, così come a volte sopravvalutiamo il potere di interdizione di correnti e correntine che nella società rappresentano sempre meno. Continueremo ad avere un approccio inclusivo e unitario, ma per cambiare insieme. Dev’essere chiaro a tutti che non abbiamo nessuna intenzione di tradire la spinta e l’aspettativa delle primarie che hanno eletto Schlein".

Ha visto, si parla di lei come possibile candidato per la Regione nel 2025.

"Ribadisco: è una boutade su cui è inutile sprecare parole".