Elezioni 2022, Meloni: "Centrodestra unito non per necessità. Non svenderemo l'Italia"

Le parole della leader di Fratelli d'Italia intervistata al Caffé della Versiliana

Marina di Pietrasanta (Lucca), 4 agosto 2022 - «Stiamo lavorando, in maniera spedita, sul programma. Non c'è nessun problema. Non stiamo insieme per necessità». Lo dice Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, parlando del centrodestra, in una intervista al Caffé della Versiliana a Marina di Pietrasanta. Manca meno di due mesi alle elezioni del 25 settembre e i sondaggi danno Fratelli d'Italia come primo partito attualmente. «Ora tutto il mondo ci dipinge come se Fdi fosse il mostro, e questo equivale a dire che il 25% degli italiani sono dei mostri. Io non consento questa lettura della mia nazione», dice Meloni.

Sulla coalizione di centrosinistra dice: «Vedo il rischio di non entrare nei contenuti a causa della compagine eterogenea che abbiamo davanti. Per cui si evoca il mostro, la paura, le piaghe di Egitto, la Meloni, le destre. Tutto surreale. Sono pronta a rispondere perché non ho problemi di contenuti». 

E poi sul rapporto destra-sinistra: «Non accetto il racconto che chiunque in Italia che non sia di sinistra non vale niente. Io dico che si deve andare avanti per il merito, non per la tessera di partito che hai in tasca. Me ne voglio fregare delle tessere di partito». 

C'è poi lo spinoso tema delle tasse: «Penso che le tasse vadano diminuite, non sono a favore della patrimoniale. La concorrenza la facciamo fare ai balneari e ai tassisti, ai Benetton no. Se mi chiedete una priorità è abbassare le tasse sul lavoro. Noi abbiamo fatto proposta del più assumi meno paghi».

E sui timori dell'Europa per un eventuale Governo di centrodestra: "Capisco che qualcuno in Europa puo' essere spaventato da un governo a guida FdI. Noi non siamo disposti a svendere pezzi di Italia per farci dire bravi da altre nazioni, noi vogliamo difendere i nostri interessi, che non vuol dire uscire dall'Europa".

Argomento di grande dibattito in questo momento resta il reddito di cittadinanza. «Il fondo, il bonus, il reddito di cittadinanza, dà un'idea parternalistica dello stato - dice Meloni -. Il messaggio più sbagliato del reddito di cittadinanza ai giovani è 'non servi, resta a casà. Questa nazione ha disperatamente bisogno dei giovani. Vanno coinvolti, valorizzati e gli va data la dignità del cittadino. Durante la pandemia abbiamo chiuso in casa i giovani e li abbiamo trattati da untori».