Toscana, le scelte Pd. Parrini lancia Mazzeo, "Nardella non da solo". E apre anche ai 5 Stelle

Corsa per l’Europarlamento, l’esponente toscano di Energia popolare propone "due punte per dar forza alla pluralità di voci e di territori". Intesa con Italia Viva alle Comunali? "Vedo comportamenti poco unitari"

Firenze, 2 aprile 2024 – In campo per difendere il Parlamento ("Sul premierato la maggioranza sperimenta il metodo delle riforme costituzionali a carte coperte. È un gioco pericoloso") e per far contare l’area riformista nel Pd, al Nazareno e in Toscana.

Senatore Dario Parrini, riparte la lotta politica dall’opposizione. Lei ha alzato per il Pd il muro su premierato e autonomia differenziata a Palazzo Madama. Battaglia di retroguardia o è possibile portare a casa qualche risultato? Voi vi appellate alla Costituzione...

"Il premierato e l’autonomia differenziata feriscono la Costituzione – dice il vicepresidente della Commissione Affari costituzionali del Senato – Per aumentare stabilità dei governi e potere degli elettori non ha senso, come fa il ddl Meloni, soffocare Parlamento e Capo dello Stato, l’istituzione a cui i cittadini guardano con più fiducia e affetto. È sufficiente, ed è la nostra proposta, adottare il modello costituzionale tedesco e una buona legge elettorale senza liste bloccate. In pari tempo si possono dare più competenze alle regioni senza ingigantire, come fa il ddl Calderoli, le disuguaglianze territoriali. Una democrazia sana vive di equilibri. Premierato e autonomia moltiplicano gli squilibri".

Dario Parrini
Dario Parrini

Viviamo di fatto una campagna elettorale continua. Il Pd oscilla sul 20% alle Europee. Lei, rappresentante di Energia popolare di Bonaccini, sarebbe contento?

"Non metto asticelle. Constato che l’unità europea è seriamente minacciata dal bellicismo russo e dalla crescita di partiti ipernazionalisti pieni di simpatie per i regimi autoritari. Pd e Pse devono lottare per un’Europa più forte, senza diritti di veto, con una difesa comune e un più consistente bilancio federale per gli investimenti".

Si discute più su Schlein capolista alle Europee che sui programmi. Che ne pensa? E su Tarquinio in lista con le sue posizioni pacifiste?

"I programmi prima di tutto. Se la segretaria vuol fare una battaglia europeista dai banchi dell’Europarlamento, è giusto che si candidi come capolista, certo non in tutte le circoscrizioni. Su Tarquinio rilevo che in tema di politica estera e diritti civili ha posizioni assai distanti da quelle del Pd. La sua candidatura può disorientare".

Nardella è in campo per l’Europarlamento. Anche Antonio Mazzeo ha dato la sua disponibilità. Meglio due toscani di peso che il sindaco di Firenze da solo a catalizzare i voti?

"È un bene avere due figure così forti e capaci di dar voce a tutte le anime di una regione plurale come la Toscana: oltre all’area fiorentina dobbiamo tener conto della Costa, del Sud, delle zone interne. In Toscana alle Europee abbiamo sempre giocato a più punte. Nel 2014 e nel 2019 per massimizzare il consenso al Pd ne schierammo tre. Sarebbe utile che la proposta della direzione regionale a quella nazionale stesse in questo solco".

La segreteria toscana del Pd apre ai 5 Stelle come ha detto Furfaro a La Nazione. D’accordo?

"Auspico alleanze di centrosinistra ampie e credibili in quanto frutto di un solido accordo su come affrontare i problemi essenziali per la collettività. A queste condizioni, l’apertura al M5S, come a ogni altra forza progressista, è un valore".

E l’intesa con Italia Viva è proprio naufragata o la recuperate in extremis a Firenze e Prato?

"In Italia Viva vedo talvolta comportamenti poco unitari, che complicano le cose".

Lei è parlamentare del collegio empolese. Ha visto che la FiPiLi, vicino a casa sua, secondo il governatore Giani sarà più sicura ma a pagamento per i mezzi pesanti e con ampio introito dalle multe da autovelox?

«Cittadini e imprese necessitano di una FiPiLi più larga e sicura. Il pedaggio, limitato ai mezzi pesanti e ai non residenti, è inevitabile se serve a raggiungere questo obiettivo con un cronoprogramma chiaro. Sarebbe sbagliato se servisse solo a fare manutenzione. Ma quest’ultima ipotesi non esiste".