Si è conclusa la stagione juniores del Team Franco Ballerini. Quello che è stato il bilancio 2023 lo ricorda il direttore sportivo Luca Scinto. "Un anno di alti e bassi. Non tutto è andato come previsto – ammette – ma sono arrivate 4 vittorie e la consapevolezza di aver aiutato dei ragazzi a diventare corridori. Sin da inizio stagione mi sono concentrato più su di loro che sui traguardi che avrebbero ottenuto – prosegue –, spiegandogli che per noi l’importante non sarebbe stato cogliere risultati, perché portando il nome di Franco Ballerini avremo gia vinto. Il ciclismo sta diventando sempre più selettivo, nel quale sempre meno giovani riescono a raggiungere il sogno di diventare professionisti: ci si concentra molto più sui numeri che sulla persona, mi sono prefissato l’obiettivo di insegnare a questi ragazzi, lo stile di vita di un corridore. Non è stato facile sia per me che per loro. Io vengo dal mondo dei professionisti, che è molto diverso da quello in cui sono ora. Avendo a che fare con dei corridori molto giovani, ho dovuto rivedere i miei metodi di approccio e comunicazione, lavorare con i ’pro’ è completamente diverso. Detto ciò – conclude Scinto – voglio augurare il meglio, sia a quelli che lasceranno l’attività, sia a quelli che continueranno. Il ciclismo è uno sport duro e spietato. E per quanto vorrei vedere tutti i ragazzi che ho avuto quest’anno diventare professionisti, so che non è una cosa fattibile. Spero comunque di avergli trasmesso qualcosa, che vada oltre gli insegnamenti ciclistici, ma che possa servirgli nella vita". Quanto ai volti nuovi, per gli juniores sono otto: Michele Pascarella (vincitore della coppa Diddi allievi), Giuseppe Sciarra (ottimo velocista) e Niccolò Iacchi (campione toscano allievi), oltre a Giulio Pavi Degl’Innocenti, Joann Rolando, Federico Cozzani, Gabriele Moroni e Leonardo Buti.
Per quanto riguarda gli allievi, da segnalare, due nuovi innesti per il 2024, Giuseppe Seminara e Mattia Martini Murg, atleti che già hanno dimostrato il loro valore nella categoria esordienti, vestendo i colori della Pol. Milleluci.
Antonio Mannori