Serie B Nazionale. Come dottor Jekyll e mister Hyde. È davvero una Gema dai due volti

Del Re dopo il ko di Piacenza "Ripresa insufficiente dal punto di vista mentale". Quarto posto a rischio.

Come dottor Jekyll e mister Hyde. È davvero una Gema dai due volti

Come dottor Jekyll e mister Hyde. È davvero una Gema dai due volti

Una partita da Dottor Jekyll e Mister Hyde quella giocata domenica dalla Gema Montecatini al PalaBakery di Piacenza. Gli uomini di coach Marco Del Re hanno interpretato il match nel migliore dei modi (già 10-2 dopo i primi 3 minuti) e per tutto il primo tempo sono riusciti a indirizzare la contesa sui binari a loro più congeniali, con un unico grande rammarico: non essere riusciti ad andare al riposo lungo con un vantaggio più rassicurante dello striminzito 40-37 maturato dopo i venti minuti iniziali. Alla fine l’undicesimo ko stagionale fa comunque vedere il bicchiere mezzo vuoto: "Siamo partiti fortissimo andando subito sul +8 e nel complesso abbiamo giocato una prima parte di gara più che discreta – analizza coach Marco Del Re – I primi 15 minuti sono stati quelli in cui siamo stati più brillanti, perché già prima dell’intervallo lungo abbiamo cominciato a subire canestri in situazioni che sapevamo Piacenza avrebbe attuato ma che non siamo riusciti ad arginare, perdendo quasi tutto il vantaggio che avevamo accumulato".

Dopo aver ridotto il gap a soli 3 punti la formazione di casa al rientro dagli spogliatoi ha avuto gioco facile a recuperare e sopravanzare una Gema irriconoscibile: "Abbiamo giocato un secondo tempo nettamente insufficiente dal punto di vista soprattutto mentale, perché non siamo stati lucidi a fronteggiare le loro soluzioni tattiche e dal punto di vista soprattutto offensivo ci siamo disuniti: abbiamo forzato molti tiri e non abbiamo avuto la pazienza di cercare il vantaggio che le varie situazioni creavano sul parquet – ammette il tecnico dei leoni termali - Piacenza è sicuramente rientrata in campo con un atteggiamento più aggressivo, soprattutto a livello difensivo dove ha alternato la zona ad altri tipi di difesa ma soprattutto è riuscita a fare ciò che sa fare meglio: rubare palla e correre in transizione. Abbiamo concesso ben 19 punti da palle perse che sono poi quelli che hanno permesso ai nostri avversari non solo di rimontare ma anche di scavare il solco decisivo".

È una sconfitta, quella maturata in terra emiliana, che rappresenta sicuramente un passo indietro per Gema e che mette a rischio il quarto posto: con Piombino e Brianza che incalzano i prossimi impegni saranno decisivi: "Se la squadra si presenta in queste condizioni è responsabilità anche e soprattutto mia – fa mea culpa il coach livornese – E’ chiaro che serve subito una scossa: la sconfitta ci deve caricare mentalmente, dobbiamo tornare al lavoro già da martedì con l’obiettivo di dimostrare a noi stessi e a tutti i nostri tifosi che non siamo quelli visti a Piacenza ma che possiamo ancora fare grandi cose".

Filippo Palazzoni