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"Pistoiese, voglio una reazione d’orgoglio"

Obiettivo Gubbio: il ds Stefanelli non nasconde l’amarezza per un avvio di campionato più difficile del previsto, ma c’è speranza

di Maurizio Innocenti

Stefano Stefanelli ha le spalle larghe e non solo grazie al fisico possente da attaccante di razza, ma anche per l’esperienza maturata come dirigente del Carpi prima, della Vis Pesaro poi e per finire della primavera del Napoli. L’attuale direttore sportivo arancione di momenti difficili ne ha attraversati nella sua carriera e conosce bene i modi per venirne fuori così come conosce le regole del gioco. Dopo la batosta contro il Modena e una classifica che preoccupa alcune considerazioni vanno fatte.

Direttore, andiamo dritti al punto: la panchina di Sassarini è ancora ben salda?

"Nel calcio quando ci si trova in una certa situazione siamo tutti in discussione dal tecnico ai giocatori, al direttore sportivo".

Si può parlare di fiducia a tempo legata ai risultati?

"Non esiste la fiducia a tempo e nemmeno quella legata ai risultati di una partita. Tutti dobbiamo dare di più perché è così che bisogna fare e come prima cosa dobbiamo smaltire la botta della sconfitta subita contro il Modena e pensare alla partita di domenica contro il Gubbio".

Da ex calciatore, secondo lei, qual è la cosa più importante da fare in momenti come questo?

"Riprendere la strada, il calcio ti dà sempre l’occasione per poterti rifare e l’importante è farsi trovare pronti per coglierla. Occorre lavoro, convinzione e cattiveria agonistica".

È questo che si aspetta domenica dalla squadra?

"Mi aspetto una reazione d’orgoglio, un giusto atteggiamento agonistico per poter fare la partita. Sappiano che si tratta di una partita difficile come lo sono tutte in questo campionato, il Gubbio ha avuto forze economiche importanti per allestire la squadra e infatti l’organico è senza dubbio di livello. Per quanto ci riguarda dobbiamo toglierci di dosso le scorie di domenica e reagire".

Il momento e la classifica non aiutano dal punto di vista psicologico e anche questo potrebbe finire per pesare sulle prestazioni della squadra.

"Non c’è dubbio sul fatto che i risultati aiutano a fare i risultati così come i punti aiutano a fare i punti, ma noi dobbiamo essere bravi ad invertire la rotta. E’ chiaro che la classifica e il momento pesino e non poco, ma se vuoi fare sport devi saper affrontare queste situazioni e andare avanti".

In tutta sincerità, si aspettava un inizio di campionato così in salita?

"Ci potevamo aspettare un avvio meno difficile, ma come ho detto ci mancano dei punti che con un mese e mezzo in più di lavoro potevamo avere. Certo, ci aspettavamo di fare meglio, ma quando dico che c’è mancato del tempo non voglio trovare una scusa perché è la verità. Il 5 agosto ancora non sapevamo niente né per quanto riguardava la società, né tanto meno a livello di squadra. Si dice che anche la Lucchese e il Siena sono partite in ritardo, ma si dimentica che in questo caso la società c’era e che il mercato, o di serie D o di serie C era avviato".

È preoccupato della situazione?

"Più che preoccupato sono consapevole delle difficoltà di un percorso che sapevo non sarebbe stato facile. Mi ero fatto una sorta di calendario personale e devo dire che al momento mancano dei punti che, sinceramente, se non dovessero arrivare domenica contro il Gubbio ma la prossima partita, andrebbe bene lo stesso".

Domenica contro il Gubbio è una partita da ultima spiaggia?

"Quando sei in una certa posizione di classifica sono tutte partite da ultima spiaggia nel senso che c’è bisogno di fare i punti e ogni occasione è buona per provarci".