gabriele terreri
Sport

Pistoiese, che sfida con il Pisa

Arancioni per la salvezza, nerazzurri per il miglior piazzamento nei playoff dei tre gironi. Domani in campo alle 18

Valerio Bertotto allenatore della Pistoiese

Pistoia, 7 maggio 2016 - Giorni lunghi in casa Pistoiese. Domani gli arancioni si giocano un'intera stagione: il brutto passofalso di Savona, indigesto e pericoloso, ha complicato ulteriormente la classifica (già precaria) e così la squadra di Valerio Bertotto si trova a preparare il derby con il Pisa di Rino Gattuso con in mente un solo risultato. La vittoria. Inutile nascondersi: serve un'impresa. Gli arancioni sono chiamati a una prova di carattere, una dote che in questa stagione è sempre mancata (e la trasferta di domenica a Savona ne è stata l'ennesima riconferma): solo con i tre punti la Pistoiese è certa della salvezza, altrimenti deve sperare nei ko delle dirette rivali per non incorrere nei playout. Il calcio (come la vita) insegna a pensare per se stessi in certi casi e questo è uno di quelli. Ma domani anche il Pisa penserà alla propria pelle: punta ad arrivare come miglior seconda nella griglia dei playoff dei tre gironi, giocherà conoscendo i risultati delle dirette concorrenti dei gruppi A e C ma, siamo certi, non regalerà niente indipendentemente dai verdetti del campo che precederanno il fischio d'inizio del «Melani«.

Lo scacchiere. La gara di Savona per atteggiamento e risultato è un caso a parte ma anche in Liguria mister Bertotto si era affidato al 4-3-3, marchio di fabbrica dal suo arrivo. Davanti a Iannarilli (miracoloso in molte circostanze in questa stagione ma beffato domenica direttamente dalla bandierina) dovrebbero agire Priola e Pasini centrali con Antonelli e D'Orazio sulle fasce: i quattro, se concentrati e determinati, garantiscono fisicità al reparto e contro il Pisa ce ne sarà bisogno. A centrocampo Petriccione continuerà ad agire da playmaker, al suo fianco Gargiulo e Mungo partono favoriti su Damonte; in avanti Colombo (ci si aspetta tanto da lui) sarà supportato da Vassallo e Sinigaglia, chiamati a tornare sui propri livelli dopo la battuta a vuoto di Savona. Merini scalpita, Rovini ha ritrovato il campo domenica per qualche minuto e chissà che non riprenda da dove aveva lasciato prima dell'infortunio: gol e prestazioni da applausi. Si infortunò con il Prato, nel suo momento di forma migliore. La fortuna con lui ha un conto in sospeso.