L’intervista al tecnico. "Siamo soddisfatti»

Il tecnico della Pistoiese, Gabriele Parigi, esprime soddisfazione per il pareggio ottenuto contro il Mezzolara. Nonostante il punto conquistato, la squadra resta in zona-playout e dovrà affrontare il Forlì nella prossima partita. Parigi rimane ottimista e si concentra sul lavoro di squadra per raggiungere la salvezza.

Che il primo punto della sua gestione tecnica sia come il primo amore, che non si scorda mai? Parrebbe proprio così ad ascoltare la voce del tecnico della Pistoiese, Gabriele Parigi: una voce ricca d’emozione, come chi ha compiuto l’impresa e non soltanto arrestato l’emorragia di sei sconfitte consecutive. Il pareggio ottenuto al "Romeo Galli" di Imola, contro il Mezzolara, porta l’allenatore arancione persino a entusiasmarsi. "Siamo contenti – è il suo esordio –, contenti di aver mosso la classifica, contenti di non aver preso gol. Meritavamo qualcosa di più del pari; peccato per l’ultimissima occasione avuta, quella di Masi: avremmo potuto segnare e vincere. Comunque, abbiamo mosso la classifica, portandoci a 28 punti. Non ho visto che cosa hanno fatto le altre squadre, ma non importa: dobbiamo pensare solo a noi stessi". Con questo zero a zero, la Pistoiese sale a quota 28 punti, ma resta al tredicesimo posto della graduatoria, in zona-playout, scivolando a due lunghezze dal Prato, vittorioso 3-1 in casa della Sammaurese. Ovvero, la strada per la salvezza è ancora lunga e il prossimo incontro, domenica 25 febbraio (dalle 14.30 al "Marcello Melani") sarà contro il Forlì terza forza della classe a 42 assieme al Corticella, a -4 dalla capolista Ravenna. Un rivale di tutto rispetto, rimessosi in corsa per la promozione diretta dopo il 2-1 ottenuto con l’Imolese. Ma Parigi, galvanizzato dal punto conquistato, predica ottimismo. "Guardiamo a noi, partita dopo partita, continuiamo a lavorare. Sì, avremmo potuto portare a casa i 3 punti, ma è inutile recriminare. Quello che è certo è che, una partita alla volta, ce la giocheremo sempre, sino alla fine. Questo è un punto importante, un punto che dà fiducia ai ragazzi". La speranza, che è sempre l’ultima a morire, è che abbia ragione.

Gianluca Barni