NICCOLO' CASALSOLI
Sport

L’avversario. Villa alza la guardia della Tav: "L’intensità è la chiave di tutto»

Il neoeletto coach dell’anno avvisa sul potenziale Herons "Hanno un vissuto insieme che noi non abbiamo".

Davide Villa, ex coach dell’Urania Milano, insieme all’assistente Claudio Vandoni: in casa Treviglio Brianza ha un record stagionale di 15 vittorie e 4 sconfitte

Davide Villa, ex coach dell’Urania Milano, insieme all’assistente Claudio Vandoni: in casa Treviglio Brianza ha un record stagionale di 15 vittorie e 4 sconfitte

"La priorità sarà quella di pareggiare l’intensità degli Herons. Poi dovremo essere lucidi nel capire le situazioni che ci troveremo davanti e non perdere la pazienza, perché sappiamo come la loro prerogativa sia quella di interrompere il flusso di gioco degli avversari". Mente lucida quella di Davide Villa, da poco eletto allenatore dell’anno in Serie B Nazionale. Il tecnico della Tav Treviglio Brianza ha disputato finora una stagione senza sbavature: con un gruppo creato con spienza ha centrato il primo posto in regular season e ora si gioca la promozione in A2. I giovani sono una parte essenziale di questa Tav. Dall’altra parte invece c’è lo zoccolo duro degli Herons, tutto esperienza: "Noi sicuramente non abbiamo il loro vissuto, né come stare insieme né nel giocare partite così importanti – dice Villa –, ma ai miei ho detto che si cresce giocando serie di alto livello come quella che ci aspetta contro la Fabo. Ora devono fare un altro passo in avanti".

Villa nomina Marcius e precisa che il lungo croato è in dubbio: "Ha una tendinopatia fastidiosa, vediamo come reagirà all’ultimo provino. In settimana ha fatto terapie e non si è mai allenato con noi. Spero che la serie sia lunga, in questo modo le possibilità di recuperarlo aumenterebbero". Con o senza il centrone, la Tav è pronta allo scontro con gli Herons: "Intensità e lucidità non potranno mancare se vogliamo andare in finale – dice ancora Villa–. Anzi, ne dovremo avere più di loro. Penso che vivremo una serie molto fisica. Anche senza Trapani, Montecatini ha uno zoccolo di giocatori che sanno giocare perfettamente insieme. Penso a Benites, Dell’Uomo, Chiera, Arrigoni e Sgobba. Questo conoscersi e sapere come giocare il basket di Barsotti ha un valore altissimo che non si inventa. Noi sappiamo bene che possiamo competere solo continuando a crescere e adattandosi alle difficoltà che incontreremo, come già abbiamo fatto contro Jesi".

n. cas.

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