È Wheatle l’"X factor" di Pistoia "Adesso prendiamoci la finale"

L’ala inglese è risultata decisiva per impattare la serie con Cantù. Martedì c’è da completare l’opera

Dove lo metti lo metti, Carl Wheatle. Tanto il risultato alla fine è sempre lo stesso, che finisce per fare la differenza. In gara 3 e per lunghi tratti anche in gara 4 ha giocato pure da play maker ed è riuscito ad essere un fattore, tanto da mandare fuori di testa Cantù. "In questa situazione di emergenza – dice Wheatle – visto l’assenza di Saccaggi in gara 3 e non essendo al massimo neppure in gara 4, ho cercato di aiutare la squadra nel ruolo di play. In questo senso per fortuna ho avuto l’esperienza con la Nazionale, che mi ha forgiato un po’ in questo ruolo: diciamo che ero abituato ed ho cercato di mettere la squadra più in ritmo possibile. Siamo contenti che Sacca sia riuscito a darci una mano – aggiunge poi – e speriamo che sarà ancora più in condizione per martedì. Per quanto mi riguarda cerco sempre di fare ciò che il coach mi chiede e se questo vuol dire fare il play lo faccio volentieri". Pistoia ha avuto un avvio di partita incredibile mettendo alle corde Cantù che si è ritrovata in una situazione del tutta anomala per una squadra di quella caratura: non riuscire a segnare.

"Abbiamo fatto un ottimo inizio di partita spinti dal nostro pubblico – prosegue Wheatle – poi sapevamo che Cantù sarebbe potuta rientrare in gara grazie all’esperienza e al talento dei suoi giocatori ma nei momenti finali avere un pubblico così fa tutta la differenza del mondo. Il PalaCarrara è stato fantastico e il minimo che potevano era dare tutto per vincere queste due gare e andare alla bella". La vittoria della Giorgio Tesi Group è nata da una grande prova di squadra, da un gioco solido, lucido, con idee chiare e con maggiori variazioni sul tema rispetto a Cantù che si è affidata al solo tiro da tre punti e soprattutto alla grande vena realizzativa di Logan e Nikolic. "Sappiamo che Cantù, specie dall’arrivo di Logan, è una squadra che tira tante volte da tre – ammette Wheatle – e per noi era fondamentale tenere il ritmo il più possibile: un tiro con i piedi per terra è diverso da uno da una uscita da un blocco con due palleggi e marcato. Il compito soprattutto di noi esterni – conclude l’inglese – è quello di provare a toglierli il ritmo in modo che loro non riescano a prendere fiducia provando a rendergli più difficili le situazioni di gioco".

E adesso Pistoia è pronta a giocarsi tutto in gara 5: la partita si giocherà martedì alle 20.45 al "PalaFerraris" di Casale Monferrato in seguito alle due giornate di squalifica decise dal giudice sportivo dopo quanto accaduto a Desio in gara-2. Non un campo neutro (la distanza è nettamente favorevole ai canturini), ma qualcosa che vi si avvicina: motivo in più per credere nel colpaccio che concretizzerebbe una rimonta storica. E che aprirebbe a Pistoia le porte della finale promozione contro Torino (settima del ranking), che a sorpresa ha eliminato per 3-1 Treviglio (seconda).

Maurizio Innocenti