Consonni: "La partita andava chiusa prima"

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Dimenticata la sconfitta di San Mauro Pascoli, la Pistoiese è tornata al successo e, approfittando dei risultati delle rivali, salita al quarto posto della classifica con 29 punti, in scia a Giana Erminio, Forlì e Carpi. L’allenatore arancione Luigi Consonni pare soddisfatto, nonostante la prestazione non sia stata brillantissima o almeno non sia stata brillante per tutti i 90 e passa minuti di gioco. Dopo il primo tempo, la partita pareva chiusa: invece nella ripresa, il pur modesto Scandicci ha fatto correre qualche pericolo alla difesa orange. "Purtroppo alle prime sciocchezze che facciamo, come successo nel forlivese l’altra settimana – ammette il tecnico –, veniamo regolarmente puniti. Abbiamo difficoltà a gestire le partite. Oggi (ieri per chi legge, ndr), abbiamo fatto un po’ di fatica. Da questa squadra, mi aspetto una diversa gestione delle gare: dobbiamo chiuderle, non indugiare". Uno Scandicci giovane, che ha fatto quello che ha potuto. "Siamo andati in vantaggio e abbiamo raddoppiato con due giocate individuali importanti – riprende il filo del discorso, Consonni –. Certo, a quel punto avremmo avuto bisogno della tecnica, della qualità, per chiudere l’incontro. Comunque, prendiamo quello che di buono c’è stato: innanzitutto i 3 punti conquistati, che ci consentono di stare in alto. La vetta? Possiamo fare i balzi in avanti che vogliamo in graduatoria, ma se la Giana Erminio non rallenta la propria marcia… Detto questo, ci siamo avvicinati al Carpi. Anche il Ravenna, partito con molte ambizioni, sta rientrando. Adesso, prima della sosta natalizia, cerchiamo di battere Ravenna e Correggese e poi tracceremo un primo bilancio". C’era qualche attenuante: le assenze. "Mancavano Davì e Pertica, avevo tanti juniores in panchina e alcuni giocatori fuori ruolo in campo. Ripeto: nella gestione delle partite serve la qualità". Arriverà dal mercato?

Gianluca Barni