GIANLUCA BARNI
Sport

Metti una sera a cena la storia del nuoto pistoiese / FOTO

Da un'idea di Max Lombardi e di alcuni ex nuotatori, 95 atleti, ex e attuali, si sono ritrovati al Dopo Lavoro Ferroviario della città di Giano

Alla fine, immancabile foto di gruppo

Pistoia, 1° ottobre 2017 - Metti una sera a cena il nuoto pistoiese degli ultimi quattro decenni. Detto, fatto. Tutti assieme o quasi. Da un’idea di Massimiliano Lombardi, conosciuto e stimato capo coach della Nuotatori Pistoiesi, e di un gruppo di ex nuotatori si è svolta, nei locali del Dopo Lavoro Ferroviario della città di Giano, “La cena del nuoto pistoiese”. Persone di ogni parte d’Italia – alcuni ex nuotatori sono giunti da Milano, da Firenze e da altre località della Penisola perché la vita porta poi a scelte extra sportive – si sono dunque ritrovate attorno a tavolate imbandite per rivedersi, abbracciarsi e ricordare i tempi che furono.

Vecchi (soprattutto) e attuali (tre) atleti agonisti si sono incontrati per darsi una stretta di mano e vivere una serata di ricordi sportivi. Con un filo sottile – perdonateci un po’ di “dolorosa” ironia – che tiene assieme questi 40 anni e queste persone: l’assenza di un impianto natatorio ad hoc, di una piscina dalle misure olimpiche, carenza grave per un capoluogo di provincia del Belpaese. Pistoia, infatti, non ha ancora una struttura adeguata per il nuoto. Che tutti hanno sin qui sperato di veder sorgere e che mai sinora è sorta, nonostante le mille promesse degli amministratori pubblici che si sono via via succeduti nel corso del tempo (c’è fiducia, adesso, nell’attuale amministrazione di centrodestra).

“È stata una serata bellissima e non solo perché molti amici si sono ritrovati – fa sapere un Max Lombardi visibilmente emozionato – ma perché le testimonianze sono state numerose e dolci. Eravamo 95, tutti i nomi più grandi del nostro nuoto. Li ho uniti ad Alice Nesti, Niccolò Bonacchi e Giulia Gabbrielleschi, ragazzi che nuotano tuttora, venuti in rappresentanza della Nuotatori Pistoiesi e come testimoni del presente, come continuità di uno sport che ha regalato a Pistoia, alla Toscana e all’Italia eccellenti atleti”.

Alcuni dei presenti non si conoscevamo personalmente, avendo nuotato in anni differenti, altri hanno avuto modo di scambiarsi elogi che sin qui non era stato possibile fare: si conoscevano solo di fama. “Nuotatori del Dopo Lavoro Ferroviario alle origini – riprende e conclude Lombardi – poi Dlf con incorporato il Boario Nuoto e infine, dal 1992, la fusione col Centro Nuoto e la nascita dei Nuotatori Pistoiesi. Sono state emozioni forti”.

È stato un bel momento nell’esistenza di tutti, perché spontaneo perché vero. C’era voglia di ritrovarsi davvero, c’era la volontà di ripercorrere un periodo fantastico per il nuoto pistoiese che ha avuto una crescita simile a un crescendo rossiniano. E che non vorrebbe smettere di crescere, di progredire, di migliorarsi e che, proprio per questo, avrebbe bisogno di cure. Di un impianto ad hoc. Cento di queste occasioni per il nuoto, allora.