Michelangelo Ricci, il cantante scultore divulgatore scientifico ha conquistato la Grecia

Il pistoiese, residente a Santomoro, da "Sanremo Giovani" ai tour didattici in mezza Europa. Nel paese ellenico ha portato il programma scolastico continentale

Michelangelo Ricci con il presentatore Carlo Conti

Michelangelo Ricci con il presentatore Carlo Conti

Pistoia, 13 luglio 2019 - C’è da chiedersi se nel nome altisonante, Michelangelo, stia il segreto della sua versatilità. Chissà. Molto più verosimilmente grazie alle passioni di babbo Valter, che sin da piccolo l’ha preso per mano e introdotto nei musei e nelle gallerie italici, a scoprire la storia, l’archeologia, l’arte. Et voilà Michelangelo Ricci da Santomoro, Pistoia: dal “Sanremo Giovani” del ’92 da cantante dei “Come”, cui è ancora autore di testi e musiche, alla Grecia del 2019, nelle vesti di scultore e divulgatore scientifico.

Michelangelo, che ha 50 anni, una moglie d’origine ellenica Efi e un figlio di 3, dal nome altrettanto impegnativo Hectoras Galileo, collabora con grandi musei, dalla Galleria Evolution di Parigi al Paleontologico di Bruxelles, passando per il National History di Londra sino ad arrivare a Milano e Firenze, ed è reduce da un tour di aggiornamento didattico nelle scuole greche, primarie e secondarie, nelle quali ha portato il programma scolastico europeo.

Lui, le sue doti di affabulatore, ma soprattutto le sue 500 sculture, riproduzioni in scala, dal Big Bang alla ISS. Rientrato nel suo laboratorio pistoiese, in attesa delle mostre di Treppio, il prossimo 10 agosto, e alla Biblioteca San Giorgio, a ottobre, e di ripartire per un altro giro di insegnamento che gli farà toccare Andalusia, Bulgaria, Romania, Sud Italia, Grecia e Cicladi, sorride pensando alla sua personalità eclettica.

“Le soddisfazioni sono numerose, la remunerazione meno. Ma è splendido viaggiare per il mondo e parlare, con amore, della vita, dell’evoluzione della specie. Così com’è stupendo lavorare alla mia oggettistica artistica, ai gadget che mi porto appresso ovunque vada”. Allievo dell’allora Scuola d’Arte oggi Liceo artistico, studi in scenografia, da quando è padre veste meno scuro e ha un volto più pulito, non come un tempo allorché alla barba fluente e incolta univa mantello e abiti di pelle nero pece. Ma non ha perso la verve, la voglia di emozionarsi ed emozionare, di stupirsi e stupire. “Mi piace scoprire interesse negli altri, lo adoro”. E via a raccontare e raccontarsi, così, solo per il gusto di farlo.

Gianluca Barni