Via ai lavori per salvare San Miniato dopo la massiccia mobilitazione

La pieve millenaria era a rischio dopo un cedimento del terreno. Quasi settemila persone l’avevano eletta come "Luogo del cuore Fai". Contributi della Conferenza Episcopale e della Fondazione Caript.

Sono iniziati i lavori urgenti di restauro e consolidamento della pieve millenaria di San Miniato, a Calamecca. Una notizia attesa e importantissima che il parroco, don Alessio Biagioni ha comunicato ieri con una sua lettera. In questi anni si è parlato tanto di questo gioiello sulla vetta del paese, dove il Medioevo e il Settecento si intrecciano in una serie di capolavori che non possono andare perduti. Don Alessio ricorda le 6848 persone che hanno votato di San Miniato come uno dei "Luoghi del cuore Fai 2022" e chi ha dato il proprio contributo economico e mediatico per il restauro della chiesa. Ricorda le tante persone che hanno visitato il paese e la comunità di persone affezionate al paese perché ci sono nate, perché ci hanno sempre trascorso le vacanze, perché da poco se ne sono innamorate. "La forza di questo piccolo borgo nella Val di Forfora – scrive don Alessio – è proprio la comunità che da anni, insieme alla parrocchia, e alla pro loco, si stanno adoperando per salvare la chiesa di San Miniato, attraverso eventi, raccolte firme e video che trovate sul web. San Miniato in Calamecca è un patrimonio di arte e fede straordinario. Un edificio a tre navate,chiuso, nella parte tergale, da un campanile che è quanto resta di un’antica torre di avvistamento. Alla chiesa si sale per una larga e scenografica scalinata, aperta su una grande terrazza panoramica da dove si domina tutta la vallata. Grazie al contributo della Conferenza Episcopale Italiana e della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, a cui si aggiungono i contributi spontanei di persone a cui sta a cuore il paese, sono iniziati i lavori urgenti di restauro e consolidamento approvati dalla Soprintendenza. La chiesa infatti da tempo è in gravissime condizioni statiche. Vistose crepe – spiega il parroco – , dovute a un cedimento del terreno nella testata d’angolo sud-occidentale, hanno causato un movimento trasversale che mette a rischio l’intera struttura. Le coperture, assai rovinate dalle infiltrazioni d’acqua, rivelano una situazione estremamente precaria, aggravata dal distacco di intonaco nei controsoffitti delle navate laterali".

I lavori sono sotto la direzione dell’architetto Lorenzo Niccoli e effettuati dalla ditta Bannò Antonino di Pistoia. La parrocchia ringrazia tutti coloro che hanno dato fiducia al progetto attraverso il contributo economico e tutti i sostenitori di Calamecca: "Augurandosi che finalmente la prossima Pasqua possa essere celebrata la Santa Messa nella chiesa in tutto in suo splendore con il suo meraviglioso soffitto a cassettoni con i disegni degli apostoli le colonne decorate, i begli altari laterali, i rarissimi confessionali in pietra". E’ possibile contribuire con una donazione, iscrivendosi al progetto per l’Art Bonus regionale.

l.a.