Un premio dalla Regione per la start-up Kpet

L’importante riconoscimento è andato alla realtà con sede a Casalguidi nell’ambito del concorso sull’innovazione. Ecco chi sono

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Un bellissimo riconoscimento per un’importate start-up pistoiese come Kpet che, nei giorni scorsi, è stata insignita della menzione speciale all’interno del "Premio Innovazione" promosso dal Consiglio Regionale della Toscana, Confindustria Toscana e organizzato da Digital Innovation Hub Toscana (DIH). La sede di questa attività è a Casalguidi, ma strettamente collegata ad un’altra realtà della stessa galassia, ovvero Fody S.B. Srl che ha invece il suo quartier generale nella zona industriale di Sant’Agostino.

Al centro di questa start-up, nata per fornire elementi ed accessori del mondo Pet (animali per compagnia), la volontà di farsi carico del problema ecologico e sociale attraverso un business innovativo: si parte, infatti, dalla gestione dello scarto tessile delle imprese di produzione per attivare nuovi prodotti sostenibili per persone o aziende. Nello specifico, in questo frangente si parla di realizzare coperte "Salvavita" delle quali il 50% saranno donate con accordi mirati ad enti del terzo settore, Onlus ed associazioni mentre l’altra parte verrà messa in vendita attraverso un apposito e-commerce, sempre per garantire la sostenibilità di tutto il progetto. E la soddisfazione di ricevere questo importante attestato dalle mani del presidente Antonio Mazzeo è, indubbiamente, un bel fiore all’occhiello.

"Il progetto sperimentale si chiama ’Blanket for Puppies’ – spiega Luca Freschi, Ceo di Kpet dicendosi molto soddisfatto per questo nuovo importante riconoscimento pubblico per il suo progetto – ovvero una economia circolare che si occupa del recupero di scarti tessili e che va a coinvolgere persone svantaggiate con disabilità intellettive o che sono inserite in un progetto di recupero da tossicodipendenza. Per lanciare questo tipo di coperte, abbiamo iniziato dai canili italiani e dal 2022 la stessa opportunità di aiuto è stata offerta anche a strutture all’estero. Siamo ambiziosi e ci siamo prefissati l’obiettivo di riuscire a donare un milione di coperte salvavita entro il 2030 coinvolgendo mille persone svantaggiate e riciclando altrettante mille tonnellate di scarti tessili".

Non resta, adesso, che attendere l’aumento di questa produzione per stare al fianco di persone che hanno necessità di essere reinserite nella nostra società e, allo stesso tempo, fornire un sostegno per tantissimi canili in Italia e nel mondo.

red.pt.