Un marito, egocentrico e incline al tradimento, da una parte, una moglie ormai esasperata dall’altro. Lei che s’innamora di un altro uomo, tutto l’opposto di quello che ha sposato; lui che, capendolo, ferito nell’orgoglio studia una strategia di contrattacco: andranno fuori per un weekend a quattro, lei col suo nuovo uomo, lui con la sua segretaria. È la traccia di "The secretary bird", "L’anatra all’arancia" di William Douglas Home proposto nell’adattamento francese di Marc-Gilbert Sauvajon ("Le canard à l’orange") dalla Compagnia Molière/Teatro Stabile Verona che arriva al Teatro Manzoni di Pistoia sabato 11 gennaio (ore 20.45) e domenica 12 (ore 16), primo titolo di prosa ad accogliere il pubblico teatrale nell’anno 2025.
Protagonisti due attori molto amati dal pubblico, Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli. Questa commedia datata 1968 ha avuto una versione cinematografica che l’ha resa famosa: è "L’anatra all’arancia" di Luciano Salce del 1975 con Monica Vitti, Ugo Tognazzi e Barbara Bouchet. In questa nuova edizione che si avvale della regia di Claudio Greg Gregory sono in scena, accanto ai due protagonisti, Ruben Rigillo, Beatrice Schiaffino e Antonella Piccolo.
"’L’anatra all’arancia’ è un classico feuilleton dove – si legge in una nota di regia – i personaggi si muovono su una scacchiera irta di trabocchetti. Ogni mossa dei protagonisti, ne rivela però le emozioni e le mette a nudo. A poco a poco il cinismo lascia il passo ai timori, all’acredine, alla rivalità, alla gelosia: in una parola all’amore, poiché è di questo che si parla". La commedia, piena di colpi di scena e giocata sul presunto potere afrodisiaco della pietanza del titolo (evocata dall’uso di una fantomatica – ed inesistente - spezia, il piticarmo, aggiunta da Tognazzi nel film), racconta degli eterni battibecchi e bisticci, compresi tranelli e ‘trappole’, che i due coniugi si infliggono l’un l’altro per dieci anni. Finché entrambi non decidono di mettere la testa a posto, rappresentando infine un inno alla famiglia e al matrimonio indissolubile.
Irresistibili battute sagaci, mai casuali bensì studiate quasi fossero mosse di una partita a scacchi, una trasformazione dei personaggi che avviene morbida, grazie a una regia che la modella con cromatismi e movimenti talvolta sinuosi, talvolta repentini, ma sempre nel rispetto di un racconto sofisticato in cui le meschinità dell’animo umano ci servano a sorridere, ma anche a suggerirei il modo di sbarazzarsene. Le scene sono di Fabiana Di Marco, i costumi di Alessandra Benaduce e il disegno luci di Massimo Gresia; i biglietti sono in vendita a prezzi compresi tra 9 e 30 euro. Per acquisti è possibile recarsi alla biglietteria del teatro Manzoni in Corso Gramsci 125 oggi dalle 11 alle 15, giovedì dalle 16 alle 19, venerdì e sabato dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 19; aperta anche a partire da un’ora prima dello spettacolo di sabato e di domenica. Oppure on line su www.bigliettoveloce.it. Info per telefono chiamando lo 0573.991609/27112.