REDAZIONE PISTOIA

Maraviglia racconta. Adriana Zarri

Il paese di Quarrata si riunisce per ricordare la figura straordinaria di Adriana Zarri, teologa e poetessa, attraverso il libro di Mariangela Maraviglia. Un evento aperto a tutti al circolo Mcl di Santonuovo.

Maraviglia racconta. Adriana Zarri

Il "piccolo paese" torna a riunirsi, domani sera, venerdì 14 giugno, ore 21, intorno a una studiosa e a una poetessa per parlare di una figura profonda e straordinaria, quella di Adriana Zarri. Santonuovo, grazie al Concorso letterario Don Cinotti, apre le porte del circolo Mcl (accanto alla chiesa di San Germano) per ricordare Adriana attraverso il libro di Mariangela Maraviglia "Semplicemente una che vive" le letture saranno affidate a Rachele Michelacci, accanto all’autrice ci saranno la poetessa Grazia Frisina, vincitrice della prima edizione del Don Cinotti e la giornalista Lucia Agati. Con il patrocinio del Comune di Quarrata. "Scrittrice con il cuore di poeta – scrive Mariangela Maraviglia –, teologa quando alle donne era proibita la teologia, eremita immersa nella storia, mistica innamorata di Dio e della terra, Adriana Zarri, nata nel 1919 e mancata nel 2010, era tutto questo. Nel cuore del Novecento, fu una delle prime donne che riuscì a farsi ascoltare nella Chiesa. Firmò libri e articoli in cui risuonavano i grandi temi del tempo: l’impegno per la giustizia e la Bibbia, la liberazione della donna e il dialogo tra religioni e culture diverse. Visse una straordinaria relazione con la natura e il cosmo. Un’armonia in cui Adriana, con la sua anima mistica, si immergeva, fino a sentirsi sorella di ogni fiore, impegnata nella promozione di un nuovo “equilibrio ecologico del mondo“. Maturò una scelta eremitica, ma non la interpretò mai come isolamento. Il suo eremitismo era la continuazione di “tutti gli amori, le amicizie, gli interessi, gli impegni, le comunioni, gli incontri, le armonie umane e cosmiche“. Ricordiamo questa straordinaria donna dando vita a un piccolo progetto che prende nome dal paese che lo ospita: “Ci vediamo al Santonuovo“". Ingresso libero e aperto a tutti.