Lievitano tempi e costi per la tangenziale Est Limitazioni in vigore almeno per tutto il 2023

Il consigliere Tesi suona l’allarme: "Dalle prime verifiche, il viadotto è messo peggio del previsto". E serviranno più soldi: si parla di 4 milioni di euro

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Le verifiche sullo stato dei ponti stradali di competenza della Provincia (91 più gli otto che si riferiscono alle regionali) stanno andando avanti a gran velocità e, dalle prime relazioni informali a campione, il quadro per l’ente di piazza San Leone rischia di essere al limite del drammatico. L’aspetto che preoccupa maggiormente è il cavalcavia della tangenziale Est di Pistoia che, già a partire dall’inizio di dicembre, ha subito una importante limitazione al traffico con una sola corsia disponibile per ogni senso di marcia per questioni di sicurezza. "Dai primi riscontri informali che abbiamo già ricevuto – commenta con grande preoccupazione Nicola Tesi, sindaco di Ponte Buggianese e consigliere provinciale con delega alla viabilità (foto a destra) – lo stato di ammaloramento di quel viadotto ed anche della quasi totalità degli altri è decisamente superiore rispetto a quella che era stata una prima stima sommaria. Questa novità rappresenta una grande preoccupazione per la Provincia che deve fare i conti con risorse limitate e, in questo ambito, dovrà obbligatoriamente fare pressione all’Upi (Unione Province Italiane, nda) per attivarsi col Governo affinché venga fatto un ulteriore decreto per ponti e viadotti: chi va in appalto è una minima parte e l’auspicio è che l’attuale formazione governativa prosegua nel solco tracciato dalla precedente per garantire la sicurezza sulla viabilità. Posso dire che la somma necessaria emersa da una prima stima dovrà essere fortemente incrementata – confessa – e, complessivamente, già oggi le risorse che abbiamo a disposizione non possono coprire gli interventi necessari per un totale ritorno all’agibilità".

Tanto per parlare in maniera spicciola, anche se su questo fronte l’ufficialità non c’è ancora, rispetto ai quasi due milioni che sembravano sufficienti per la sistemazione e riapertura entro l’estate – come prospettato a inizio di questo mese – si dovrebbe andare perlomeno ad un raddoppio delle risorse necessarie. Soldi che, in questo momento, non ci sono. E, considerando che si dovranno aspettare i tempi tecnici per confidare in un rinnovo del "decreto Genova" più le varie fasi della progettazione, affidamento gare e apertura cantiere, appare quasi del tutto consolidato già adesso che per tutto il 2023 (almeno) nella prima parte della Tangenziale Est si viaggerà su di una sola corsia con gli annessi disagi al traffico cittadino e, soprattutto, a quello delle merci per la zona industriale di Sant’Agostino vista la mobilità già modificata con l’obbligo di passare da Agliana e Montale a causa della limitazione a 26 tonnellate sul cavalcavia. "I controlli stanno procedendo anche su tutte le altre infrastrutture – aggiunge Nicola Tesi – e vedremo alla fine quello che sarà il quadro definitivo. Attendiamo con ansia anche l’esito del ponte sulla Bure a Pontenuovo con l’auspicio che non ci siano problematiche ulteriori altrimenti si capisce bene la criticità che ne scaturirebbe, con Sant’Agostino di fatto isolata. Avvierò un dialogo con le amministrazioni comunali interessate dallo studio dei ponti per metterle a conoscenza dei risultati emersi perché appare evidente che ci saranno da fare delle modifiche alla viabilità".

Di sicuro – conclude – si preannuncia l’arrivo di ulteriore grande mole di lavoro per la Provincia che ha forte carenza di personale: servirebbero almeno altre cinque persone". Fra le note positive, invece, i cantieri che partiranno in estate: il ponte all’Abate e quello del Duomo a Pescia, quello sul Fermulla sulla SP44, il ponte Torto e quello dell’Ombrone alla Ferruccia per quanto riguarda Quarrata, i due viadotti nel centro di Pracchia e Pontelungo sulla regionale "Lucchese". Vista la necessità di entrare anche negli alvei di torrenti e fiumi, la prescrizione del Genio Civile è sulla necessità di avere gli operai a lavoro obbligatoriamente tra fine maggio e settembre.

Saverio Melegari