Legame forte con gli States. Nel segno di Kobe Bryant

Pistoia e l’America, un connubio felice. E i tifosi sono entusiasti del nuovo capitolo

Legame forte con gli States. Nel segno di Kobe Bryant

Legame forte con gli States. Nel segno di Kobe Bryant

La chiusura della trattativa con la cessione delle quote di maggioranza del Pistoia Basket 2000 alla ’East Coast Sport Group Italia’ ma soprattutto l’arrivo in città di Ron Rowan e le foto del suo ritorno al palazzetto hanno scatenato l’entusiasmo dei tifosi. A dire il vero c’è sempre stato un feeling particolare tra Pistoia e l’America, perché da queste parti i giocatori che sono arrivati non si sono limitati a fare il loro lavoro in campo ma hanno finito per instaurare un rapporto speciale con la città, un legame forte. Kobe Bryant era innamorato di Cireglio e appena aveva l’occasione veniva sempre a salutare i vecchi amici. "Era innamorato della nostra semplicità – dice Alessia Pierattini, grandissima amica di Kobe – la genuinità e la tranquillità nel prendere la vita, del nostro modo di essere italiani, forti, con una grande spirito e capaci di essere anche un po’ dei giullari, in fondo siamo pistoiesi. Devo dire la verità che appena ho saputo la notizia dell’arrivo di una cordata americana il primo pensiero è stato per Kobe, un segno da parte sua di volere che in qualche modo questo legame con l’America continuasse".

E ora il ritorno del ’Marine’ che oltre ad aver lasciato 3767 punti in 117 partite giocate ha trovato un posto speciale nel cuore dei tifosi biancorossi. "Vedere le foto di Ronnie al palazzetto mette i brividi – afferma Massimiliano Granchietti, il ’Cioppa’, storico capo degli Untouchables –. L’ultima volta che ci siamo salutati, anzi abbracciati, è stato il 10 maggio del 1992 a Napoli nel giorno della promozione in serie A, adesso non so come ci saluteremo dopo così tanto tempo. L’entusiasmo è alle stelle ma bisogna distinguere la parte emotiva da quella razionale e sono attento a capire questa cordata che intenzioni avrà. Sembra ci siano tutti i presupposti perché possano dare una mano alla società, sono persone serie perché già si sono mossi acquistando l’85 per cento delle quote e gli impegni economici sono stati rispettati".

"Abbiamo appreso della trattativa dalla stampa – dice Luca Leporatti, leader della Baraonda Biancorossa – e subito ci siamo incontrati con la società per conoscere meglio la situazione. Il fatto che Massimo Capecchi ed Ettore Saracca rimarranno nell’organigramma societario ci ha tranquillizzati anche se ancora ci sono tante domande da fare ma non è il momento. Ora pensiamo ad avere magari una squadra più ambiziosa, fare una serie A senza troppi patemi, si parla di Europa cosa mai sentita prima. Il pubblico merita di sognare, il palazzetto è sempre sold out e c’è grande passione per cui i presupposti ci sono tutti. Cosa faremo domenica? Sicuramente un’accoglienza calorosa a Rowan che ha dato tanto per il basket pistoiese ed un ringraziamento a chi ha gestito la società in tutti questi anni". Maurizio Innocenti