La terra trema, ma il sisma "sfiora" Pistoia

In pochi lo hanno avvertito, prevalentemente nei comuni vicini a Prato. Nessuna segnalazione ai vigili del fuoco e nessun danno

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Tutti a leggere e informarsi, ma nessuno o quasi che l’abbia avvertito, certamente non come a Prato e meno che mai come a Firenze. La scossa di terremoto che ieri pomeriggio ha colpito la Toscana, con epicentro nella parte sud della provincia fiorentina, ha "risparmiato" per fortuna Pistoia. Nessuna segnalazione ai vigili del fuoco, nessuna necessità di attivare la protezione civile. Tutto tranquillo anche in Valdinievole, con le uniche testimonianze arrivate via social da Quarrata e Agliana, più vicine a Prato e Firenze. Nulla di preoccupante, comunque, e nessun danno segnalato. Non c’è stata nemmeno paura, insomma, perché chi ha avvertito la scossa la descrive come di pochi secondi, evidentemente la coda del "botto" che è stato invece distintamente sentito sia a Firenze che a Prato.

Il terremoto, di magnitudo 3,7 con epicentro nella zona sud di Firenze, è stato descritto come "non molto forte di per sé", ma comunque capace di farsi sentire su un’area molto vasta. Questo ha riferito all’Ansa Carlo Meletti, direttore della sezione di Pisa dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Il terremoto è avvenuto "in un bacino nel quale le onde vengono risentite maggiormente a causa della struttura geologica", ha osservato l’esperto. La zona è infatti ricca di depositi alluvionali, che offrono le caratteristiche per avere un’amplificazione molto diffusa. Che il sisma sia stato percepito dalla popolazione in un’area diffusa lo testimoniano anche le mappe elaborate dal servizio dell’Ingv e basate su questionari.

"Le mappe indicano che il terremoto è stato avvertito, su un’area molto vasta, che comprende tutta la provincia di Firenze e quelle di Pistoia, Prato e Arezzo, fino a Siena – ha aggiunto l’esperto – La zona dell’epicentro, compresa tra San Casciano e Impruneta, si trova inoltre a ridosso dell’area che nel 1895 è stata colpita da un terremoto molto forte, che provocò un danneggiamento esteso. Un terremoto in questa zona non sorprende, perché è un’area conosciuta ai sismologi, nella quale avvengono molte sequenze, la più lunga delle quali risale al 2014". In provincia però l’effetto del terremoto è stato molto limitato e non ha provocato nessuna conseguenza, dalla piana all’Appennino. Certamente è stato avvertito in modo molto più blando rispetto al sisma del 23 aprile scorso in Appennino.

re.pt.