La Montagna senza neve "Filiera in corto circuito"

Ceccarelli (Federalberghi): "Urge il sostegno da parte delle istituzioni. Tutti si erano preparati ad accogliere i turisti e ora piovono le disdette"

"L’assenza di neve determina una situazione di difficoltà diffusa per tutte le aziende che operano nella filiera dei servizi turistici. Dopo aver sostenuto i rincari del prezzo dell’energia e delle materie prime, si trovano a fronteggiare investimenti al momento non recuperati a causa del meteo sfavorevole. È urgente, dunque, un intervento di supporto da parte delle istituzioni". È quanto afferma Confcommercio Pistoia e Prato, intervenendo su un tema che sta generando ormai da settimane preoccupazione profonda.

"È paradossale – precisa Pamela Ceccarelli, vicepresidente del comparto Montagna Federalberghi –, ma dopo un biennio limitato dalla pandemia e caratterizzato da precipitazioni nevose in alcuni casi talmente abbondanti da generare situazioni di allarme, adesso ci troviamo a contemplare una partenza di stagione segnata dalla totale assenza di neve. Una situazione alla quale nessuno avrebbe voluto assistere e che, ora, genera un corto circuito in tutta la filiera: dalle strutture ricettive al settore della ristorazione, passando per i maestri di sci, i gestori dei mezzi a noleggio e molto altro ancora.

"In diversi casi – precisa Ceccarelli – dopo una ricerca lunga e difficile le strutture sono riuscite a reperire personale all’altezza e a metterlo sotto contratto: adesso i costi aumentano, ma la stagione non ingrana".

La spesa è ingente sotto ogni profilo: "Penso all’impiantistica – osserva ancora la vicepresidente – necessaria per generare la neve, alle materie prime acquistate dai ristoranti per i cenoni, ai dipendenti da pagare a fine mese. Tutto il segmento del commercio ha già fatto acquisti, calibrandosi sui clienti: avevamo assistito a una stagionalità caratterizzata da ampi segnali di ripresa, con moltissime prenotazioni. Ora però arrivano disdette copiose, specie per Capodanno".

Per Pamela Ceccarelli: "Questo è uno scenario del tutto paragonabile a una calamità naturale e, come tale, deve essere gestito. Non si rammenta una stagione così calda (undici gradi al momento) da decine di anni. Non siamo nemmeno riusciti a partire, in sostanza. Ecco perché abbiamo bisogno di un supporto rapido da parte delle istituzioni: dalla Regione in primis, ma anche dal Governo. Il nostro comparto – conclude la vicepresidente del comparto Montagna di Federalberghi Confcommercio – si è confermato un traino prezioso per il Pil del territorio in molteplici occasioni: ora serve aiuto per fronteggiare costi di gestione altrimenti ingovernabili. Le condizioni meteo non sembrano preannunciarsi favorevoli nemmeno per i prossimi giorni: di fronte a questo scenario serve agire in fretta, per dare ossigeno a un segmento oggettivamente martoriato dagli eventi avversi".

Red. Pt.