"Insieme in classe con il sorriso, addio paura"

Il rientro a scuola ieri è diventato una festa per gli studenti: tante emozioni e poche mascherine dopo la fine dell’emergenza

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Sorrisi – finalmente non più coperti dalle mascherine – per i liceali pistoiesi: la prima campanella dell’anno è suonata ieri mattina, fra il piacere di rivedere i compagni di classe e il rammarico per le vacanze estive terminate. Il ritorno in aula è stato estremamente positivo per i ragazzi, specie alle luce delle restrizioni anti-Covid ormai decadute in buonissima parte. Con i banchi a distanza, adesso non si è più costretti a indossare le mascherine. Inoltre, la ricreazione ha ripreso ad essere quella tradizionale: niente più obbligo di restare in classe, ma la possibilità di uscire, di vedere gli altri studenti e di socializzare. In altre parole, di vivere appieno la scuola. "Mi sembra che di terrore non ce ne sia fortunatamente. Sicuramente il fatto che la situazione a livello di contagi sia sotto controllo sta aiutando e non poco – ha spiegato Ginevra Bianchi, che frequenta l’istituto Luigi Einaudi – Non a caso, ho visto pochissime mascherine: qualche professore e una manciata di alunni. È stata una bella sferzata di normalità e, sinceramente, non aspettavamo altro".

Quadro più o meno simile al liceo artistico Policarpo Petrocchi. "Per certi aspetti, è come se il Covid non fosse mai esistito. Questo non significa che ci siamo scordati quello che abbiamo attraversato, anzi... – la testimonianza di Dalila Renzi –. Ma semplicemente stiamo cercando di metterci alle spalle questo periodo tremendo. E la differenza fra venire a scuola nelle condizioni dell’anno scorso e farlo con limitazioni ormai pari allo zero si sente eccome. L’umore è molto più alto".

Le ha fatto eco Diego Buti, anch’egli del Petrocchi. "Non ho visto praticamente nessuno con la mascherina, anche se penso che chi ancora non si sente sicuro debba indossarla senza problemi, come ha fatto una nostra insegnante. Per il resto, noi ragazzi siamo tranquilli. Questo primo giorno di scuola mi lascia ben sperare per il prosieguo dell’anno". Situazione assolutamente sotto controllo anche al liceo Niccolò Forteguerri. "Uno dei cambiamenti più soddisfacenti rispetto ai mesi passati è quello legato alla ricreazione. Ci veniva negata l’occasione di socializzare, che è uno degli aspetti più importanti della scuola, ed era davvero penalizzante", il racconto di Elisa Riccioni.

"È stato altrettanto bello potersi sedere in classe e guardarsi in faccia, senza che le mascherine ce le coprissero. A livello di rapporti umani, questo può fare la differenza – ha aggiunto Vittoria Agostini – Nonostante la pressione di essere in quinta e di sapere di avere a giugno l’esame di maturità, quest’anno sarà senz’altro migliore dei precedenti, rovinati dalla pandemia". Ne è certa pure Matilde Gori: "Pensare che sia stato il mio ‘ultimo primo giorno’ di liceo un po’ mi emoziona, così come mi emoziona pensare che sarà un anno finalmente sereno e normale, nonostante il virus non sia ancora sconfitto del tutto. Ci potremo concentrare sulla didattica e sul prepararci al meglio per l’esame".

Francesco Bocchini