Un Paese fragile, che ha bisogno di protezione e strumenti operativi capace di portare aiuto e sostegno in caso di emergenza. Questo è lo spirito della prima visita istituzione del nuovo capo della Protezione civile nazionale Fabio Ciciliano che, nella mattinata di ieri, ha visitato la Cross di Pistoia in compagnia, tra gli altri, del coordinatore Piero Paolini, del presidente della regione Eugenio Giani e del Prefetto di Pistoia Licia Donatella Messina. "Viviamo in un territorio fragile – commenta Ciciliano – e quindi muoversi insieme alle istituzioni locale è importante per farci trovare preparati nel gestire le emergenze qualora queste dovessero verificarsi. La prevenzione è fondamentale per far impattare, nel minor modo possibile, le conseguenze delle emergenze sulla popolazione".
La Cross di Pistoia è e rimane un’eccellenza toscana al servizio di tutta la nazione. Da qui, sotto il controllo del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, vengono coordinati i soccorsi sanitari a livello nazionale in supporto di una o più regioni colpite da una grande emergenza. Una seconda Cross, secondaria a quella di Pistoia, è attiva nella sede del 118 di Torino. "Il nostro piano – prosegue Ciciliano – è quello di avere una centrale operativa principale, quella di Pistoia, sempre pronta ad entrare in funzione per qualsiasi necessità. A questa abbiamo affiancato una seconda centrale, quella di Torino, che può subentrare in caso di bisogno. In questo modo salviamo il concetto di ‘ridondanza’ che, specialmente nell’affrontare le emergenze, può fare la differenza".
Terremoti, epidemie ed emergenza climatica hanno portato, negli ultimi anni, ad un moltiplicarsi delle situazioni in cui strutture come la Cross devono entrare in funzione. "Confermo – commenta il presidente della regione Eugenio Giani –: siamo di fronte ad un susseguirsi di emergenze che non sono più straordinarie, ma ordinarie. Nei 15 mesi tra il 2022 e il 2023 ho dichiarato per ben sette volte lo stato di emergenza regionale, anni fa era tanto se accadeva una volta nell’arco di dodici mesi. Occorre puntare con sempre maggior decisione alla prevenzione dei fenomeni, specialmente quelli meteorologici che stanno diventando sempre più estremi, improvvisi e pericolosi".
Nemmeno un anno è passato da una delle manifestazioni più violente di quello che il cambiamento climatico sta diventando in Toscana: l’alluvione del 2 novembre 2023. "Per ovviare almeno in parte a quel disastro – conclude il presidente Giani – abbiamo attivato una legge regionale anticipato i rimborsi del Governo e messo risorse regionali per 25 milioni destinati a circa 12mila famiglie. Il problema è che sono necessari non meno di 3-400 milioni per risagomare i fiumi ed impedire future esondazioni. Insomma: la Protezione civile regionale deve avere priorità di azione in stretto collegamento con il livello nazionale e spero che il rapporto con il nuovo responsabile Ciciliano ci sia intesa su queste attività".
Giani ha concluso con un affettuoso saluto a Piero Paolini, coordinatore della Cross prossimo alla pensione. "Lui e la sua equipe hanno fatto fino adesso un lavoro a dir poco straordinario – sottolinea –, facendosi trovare pronti anche nelle condizioni più difficili". "Studiavamo insieme, ma il tempo passa veloce – aggiunge la vicesindaco Anna Maria Celesti –. A lui, ai dipendenti e ai volontari va il mio più sentito ringraziamento".
Francesco Storai