L’impresa degli Herons, Luchi al settimo cielo: “Mentalità vincente, ora non fermiamoci”

La gioia del patron della Fabo Montecatini dopo il trionfo in Coppa Italia "Un momento storico per la società e la città: si sono riaccesi i riflettori. Sogno promozione in A2: "Guai a rilassarsi: testa al finale di stagione"

Giocatori e staff alzano la coppa (Ciamillo-Castoria)

Giocatori e staff alzano la coppa (Ciamillo-Castoria)

Montecatini (Pistoia), 19 marzo 2024 – Lo aveva detto Andrea Luchi alla vigilia dell’ appuntamento delle Final Four di Coppa Italia LNP: "Non andiamo a Roma da imbucati alla festa. Ci andiamo da festeggiati, insieme ad altre tre squadre. Speriamo di essere noi a spegnere le candeline sulla torta". Parole quanto mai profetiche quelle dei numero uno della Fabo Herons Montecatini, che dopo averle spente per davvero quelle candeline e aver riportato un trofeo cestistico nella città delle terme dopo oltre un decennio ha ripercorso le tappe di questo incredibile trionfo.

Che sensazioni si porta dietro dalla due giorni di Coppa?

"Naturalmente sono stati giorni intensi, culminati con l’incredibile gioia finale per un trofeo che non è storico soltanto per la nostra società, visto che è il primo, ma anche per Montecatini, perché nessuna società termale lo aveva mai vinto. Mi sento di esprimere la mia più profonda gratitudine alle nostre aziende partner perché molti dei loro rappresentanti hanno voluto essere con noi a Roma e ai nostri tifosi, perché ci hanno seguito in tantissimi a quasi 400 km di distanza (quasi mille presenze in totale nelle due partite nda), oltre chiaramente a Federico Barsotti, al suo staff e a tutta la squadra".

Squadra che è apparsa in crescita rispetto a febbraio, dimostrando grande maturità...

"Quello che questo gruppo è riuscito a fare è tutt’altro che scontato, perché ai nastri di partenza di questa Final Four c’erano quattro squadre tutte molto forti. Ne usciamo con qualche certezza in più, a partire da una ritrovata compattezza difensiva che dovrà essere la nostra arma principale in questo finale di stagione ma anche dalla consapevolezza che questo gruppo ha acquisito una mentalità vincente, che il club è riuscito a trasmettere".

Quindi non c’è alcun rischio di rilassamento?

"Se conosco bene i nostri ragazzi e il nostro coach direi di no, anche se l’entusiasmo generato dal risultato in Coppa Italia è un aspetto che va sicuramente gestito. Archiviati i festeggiamenti per un fine settimana comunque indimenticabile mi concentrerò sull’immediato futuro e penso lo farà anche la squadra. Anche perché il campionato incombe: ci aspetta una settimana con tre impegni assai tosti".

Il primo di questi sarà il derby termale contro la Gema. Che connotati assume la rivalità montecatinese adesso?

"La Coppa Italia è una manifestazione a sé stante, che non esprime appieno i valori della categoria, perché attualmente ad esempio la Pielle Livorno è una squadra che fra le migliori quattro della Serie B ci sta eccome. Noi ora in campionato siamo terzi e giochiamo contro la quarta in classifica, sarà un test durissimo oltre che una tappa fondamentale".

Quello che è successo a Roma che prospettive apre a livello societario?

"Sicuramente dà molta visibilità a quello che è l’operato del nostro club e accende nuovamente i riflettori sulla nostra città. Parlando con molti addetti ai lavori ho percepito il loro interesse sul fatto che Montecatini torni alla ribalta a livello nazionale grazie alla pallacanestro: è ciò che vogliamo anche noi e questo trofeo ci fa capire che la strada intrapresa tre anni fa è quella giusta. Andiamo avanti e continuiamo a costruire".

Quale sarà la casa degli Herons durante la chiusura del Palaterme?

"Non c’è ancora nulla di ufficiale ma la società sta lavorando costantemente anche su quel fronte, i contatti proseguono e siamo soddisfatti di ciò che abbiamo impostato. Speriamo di poter annunciare qualcosa già prima della conclusione della stagione, anche se ora siamo focalizzati sulla parte sportiva".