REDAZIONE PISTOIA

Esami sui resti di Ana. Eseguita l’autopsia. Ora il Dna a Careggi

Al lavoro la dottoressa Sonnellini e il professor Ricci

Ana Maria Andrei, 27 anni, rumena, scomparsa da Montecatini nel 2024 Vasile Frumuzache ha cinfessato il suo omicidio

Ana Maria Andrei, 27 anni, rumena, scomparsa da Montecatini nel 2024 Vasile Frumuzache ha cinfessato il suo omicidio

Sarà un lavoro a due tappe quello che dovranno svolgere il medico legale Luciana Sonnellini di Prato e, in un secondo momento, il dottor Ugo Ricci, genetista dell’Equipe di Genetica Forense della AOU Careggi, sui poveri resti di Ana Maria Andrei, la 27enne rumena scomparsa a luglio del 2024 da Montecatini, che potrebbe non essere la prima vittima di Vasile Frumuzache, 32 anni, la guarda giurata arrestata per l’omicidio di Maria Denisa Paun, avvenuto a Prato. Ieri pomeriggio il sostituto procuratore Chiara Contesini ha affidato l’incarico e nel pomeriggio si è svolta, nell’ospedale San Jacopo l’autopsia, eseguita dalla dottoressa Sonnellini. Un esame che dovrà rispondere a quesiti ad ampio raggio. Primo fra tutti, capire la data esatta della morte della vittima, ma anche le modalità con cui la stessa è stata inflitta dall’assassino, reo confesso. Quelle sezioni di ossa e frammenti di indumenti nascosti dai rovi, nel campo vicino al casolare di Montecatini Alto, sono stati esposti per quasi un anno alla pioggia, al vento e alle aggressioni degli animali. Difficile dire ad oggi se quei sezionamenti siano opera del killer o dell’usura di questi mesi. L’esame medico legale, potrebbe dare una risposta anche sull’arma del delitto.

La dottoressa Sonnellini avrà trenta giorni di tempo per depositare la relazione sull’esame autoptico. Nei prossimi giorni, intanto, il materiale repertato nell’ospedale di Pistoia sarà consegnato a Careggi, ovvero alla Forensic Genetic Unit, per essere analizzato dal dottor Ugo Ricci, che dovrà compararlo con il profilo genetico depositato da parenti della povera Ana Maria Andrei, per capire in maniera definitiva se quei resti appartengano o meno alla ragazza scomparsa un anno fa a Montecatini. Il reparto di Careggi, infatti, ha sviluppato una prova accreditata da Accredia per l’identificazione di profili genetici, ai sensi della norma ISO17025. Accredia è l’Ente Italiano di Accreditamento (con sede a Roma), designato dal Governo italiano, per rilasciare l’accreditamento a laboratori di prova quando ne abbia accertato la competenza tecnica e gestionale. In pratica, se la comparazione con il profilo genetico dei famigliari di Ana Maria Andrei darà esito positivo, l’attribuzione sarà risolta. Altrimenti il Dna ignoto sarà trasmesso alla Banca dati nazionale del Dna, per essere messo a disposizione, per successive eventuali comparazioni, attraverso interrogazioni a livello nazionale e internazionale. Come accade nei casi di ricerche di persone scomparse, le famiglie depositano infatti il proprio profilo genetico perché possa essere comparato con quello di cadaveri da identificare. Vasile Frumuzache, lo ricordiamo, aveva confessato l’omicidio di Ana Maria Andrei, solo dopo che gli inquirenti avevano trovato nel suo garage la Bmw della donna, che era stata riverniciata.

Martina Vacca