Cristiana, morta a 28 anni. Sale a quattro il numero degli indagati

Nella lente degli inquirenti l’angiotac eseguita al San Jacopo

Cristiana Capecchi aveva 28 anni

Cristiana Capecchi aveva 28 anni

Pistoia, 14 marzo 2019 - Sale a quattro il numero dei medici dell’ospedale San Jacopo che sono indagati per omicidio colposo per la morte di Cristiana Capecchi, la ragazza di Pistoia di 28 anni stroncata da una «tromboembolia» dopo tre dimissioni dal pronto soccorso in dodici giorni e la quarta, disperata, corsa, la sera di domenica 24 febbraio, quando il suo cuore si è fermato nonostante gli sforzi dei soccorritori e ogni tentativo di rianimazione. Dopo i tre medici che hanno firmato le dimissioni del 12, del 14 e del 18 febbraio dal nostro ospedale, dopo le visite e gli esami a cui la giovane era stata sottoposta, l’avviso di garanzia ha raggiunto ieri il radiologo che aveva eseguito l’angiotac, l’esame su cui, come in parte era stato preannunciato, si sposta e si concentra ora l’attenzione degli inquirenti.

L’avviso di garanzia è stato inviato allo specialista in previsione della nuova consulenza disposta dal magistrato che dirige le indagini su questa tragedia, il procuratore Giuseppe Grieco. Nel corso della mattinata di domani infatti sarà conferito l’incarico a un medico radiologo che dovrà rispondere a un quesito mirato che sarà formulato dalla Procura.

Un quesito che, ipotizziamo, potrebbe riguardare l’esito dell’accertamento e la sua leggibilità, anche se la domanda principale, quella che affligge la famiglia di Cristiana e la comunità intera che ha seguito e segue con grande dispiacere questa vicenda, resta sempre una: la giovane poteva essere salvata? Il radiologo del San Jacopo è difeso dall’avvocato Elena Mucci del foro di Pistoia.

Sarà dunque l’esito delle due consulenze disposte dal procuratore: l’autopsia, svolta dal medico legale Susanna Gamba e quella che affiderà domani, a orientare i prossimi accertamenti e le valutazione che deriveranno dai risultati di questi due necessari, e importanti, approfondimenti a cui prende parte, come si ricorderà, anche il perito nominato dalla famiglia di Cristiana, il medico legale Giuliano Piliero. Il cammino verso la verità è appena iniziato.