Acqua costosissima, Pistoia ottava in Italia. Nella “top ten” nazionale tanta Toscana: i dati

Dai 478 euro di spesa media su scala nazionale, ai 743 euro stimati in provincia. L’allarme lanciato dall’osservatorio di prezzi e tariffe di "Cittadinanzattiva"

Pistoia, 23 marzo 2024 – Dai 478 euro di spesa media per una famiglia da tre persone su scala nazionale per quello che riguarda il consumo idrico annuo ai 743 euro stimati che, invece, si spendono in provincia di Pistoia. L’allarme lanciato in questi giorni dalla consueta ricerca annuale di "Cittadinanzattiva", all’interno del proprio osservatorio di prezzi e tariffe, lascia un quadro tutt’altro che positivo per il nostro territorio. Anzi, in generale, è proprio l’acqua in Toscana a costare davvero cara anche se va specificato come questa rilevazione tenga di conto di un consumo di 182 metri cubi se il nucleo è composto da tre persone: per qualcuno una stima decisamente a rialzo ma che comunque rende l’idea su quanto sia un bene quasi di lusso.

E i dati sono confermati da un altro aspetto: nella top-10 italiana dei costi, ci sono ben otto capoluoghi di provincia della Toscana con la classifica guidata da Frosinone con 867 euro di spesa annua davanti a Grosseto e Siena, entrambe con 807 euro, che "pescano" dall’acquedotto del Fiora. Nella classifica, poi, troviamo a seguire Pisa (801 euro), Livorno (782), Arezzo (769) e Pistoia all’ottavo posto a pari-demerito, con 743 euro, con Firenze e Prato. Quindi, nessuna distinzione per l’area metropolitana. Numeri che, confrontati con la precedente stima fatta sempre da "Cittadinanzattiva", sono al rialzo rispetto ai consumi stimati per il 2022 quando il valore provinciale era di 722 euro (confermato, invece, l’ottavo posto).

In questi dati raccolti a livello nazionale, poi, ci vanno inseriti altri fattori importanti: il primo è quello della dispersione idrica – ultimi aggiornamenti a fine 2020 – che nei capoluoghi di provincia è pari in media al 36,2% in ribasso rispetto a qualche anno fa ma che resta comunque sempre un allarme molto forte; il secondo è quello del consumo comunque elevato perché le proiezioni dicono che, con 30 metri cubi sfruttati in meno, la stessa famiglia che in Toscana spende 743 euro all’anno, in realtà arriverebbe a sborsarne 642 euro con un taglio di non poco conto. Ed è, alla fine, il risparmio che ha un nucleo di tre persone con una soglia Isee fino a 9.500 euro che ha accesso al bonus idrico, tagliando fra il 22 ed il 27% complessivo.

S.M.