
Pisa, 26 maggio 2023 – Al termine di questa stagione il Pisa sarà la terza società più longeva, tra quelle in gioco, ad aver disputato il maggior numero di campionati consecutivi in Serie B. Un valore, ma potenzialmente anche un problema. Se si analizzano tutte le 20 partecipate all’ultimo campionato cadetto si può osservare che la media, come numero di stagioni disputate consecutivamente, è di 2,75 campionati cadetti per squadra.
Le due neopromosse in Serie A Frosinone e Genoa rappresentano i due opposti con 5 partecipazioni consecutive e la promozione, da neoretrocessa, da parte dei liguri. In particolare i ciociari sono un’eccezione tra le prime 10 squadre del campionato cadetto.
A parte Frosinone e Reggina, quest’ultima al suo terzo torneo cadetto, le altre sono state appena neopromosse oppure arrivavano direttamente dalla Serie A e ancora, nel caso del Parma, avevano una proprietà fortissima alle spalle.
Nel corso di questa stagione invece quasi tutte le formazioni con il maggior numero di partecipazioni consecutive sono andate in difficoltà.
La Spal (3 campionati) è retrocessa, il Cosenza e il Brescia (rispettivamente 5 e 3 campionati di fila) stanno lottando per non retrocedere, mentre il Cittadella (7 campionati di fila) non è retrocesso per un soffio. A metà classifica invece il Pisa, alla sua quarta partecipazione consecutiva e l’Ascoli, che guida questa classifica con 8 tornei di fila. Proprio gli ascolani parteciperanno al loro nono torneo consecutivo in Serie B, mentre per il Pisa sarà il quinto, un record per la società nerazzurra che non avveniva dagli anni ‘30 fino agli anni ‘50, mentre il Pisa di Romeo Anconetani arrivò al massimo a 3 campionati consecutivi (79-82 e 91-94 prima di promuovere o retrocedere).
Non numeri record in senso generale rispetto alle 18 partecipazioni consecutive del Brescia dal 1947-48 fino al 1964-65. Negli ultimi anni comunque la media di partecipazioni in un torneo cadetto è sempre stata di circa 3 campionati consecutivi prima di una promozione, una retrocessione o di un fallimento.
Anche l’entusiasmo si misura in partecipazioni. A parte il caso di Pisa, i cui numeri di abbonati sono rimasti generalmente costanti negli anni, così come a Frosinone, spesso e volentieri alcune piazze calorose si sono "rilassate", con un calo sensibile della media dei tifosi in Serie B. Un caso emblematico è rappresentato dal Livorno che è passato dai 6300 spettatori di media nel 2014-15 passando ai 5880 del 2018-19, fino ancora ai 3398 della loro ultima stagione in Serie B prima della retrocessione e del fallimento.
La migliore ricetta? Programmi, ma anche uno scambio diretto d’entusiasmo tra piazza e società, mantenendo sempre alta l’attenzione con una giusta comunicazione. Nel gioco delle parti i tifosi prendono per mano squadra e società e le migliori società, viceversa, fanno altrettanto.
Mic. Buf.