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San Rossore, in pista la legge dei... Botti

I due team pisani, di stanza uno a Cenaia e l’altro a Barbaricina, hanno vinto cinque delle sette corse. Ecco tutti risultati

La legge dei Botti su San Rossore. Quello di ieri è stato infatti un pomeriggio vissuto in larga parta all’insegna del duello familiare nell’ambito di questa storica famiglia ippica, il team che opera nel centro di Cenaia (Stefano e Alduino) e il team di BarbaricinaSan Rossore (Endo e Cristiana Brivio, con sede nella scuderia della razza Latina, in via del Capannone). Molti duelli si sono risolti ieri in un confronto serrato fra le due formazioni con alterni esiti. Sui 2200 metri del 22° premio "Galileo Galilei" favori del pronostico per Kadabration (BottiSan Rossore) che non ha deluso i suoi molti supporters battendo, con l’ottima monta del pisano Dario Di Tocco, Rainmaker dei cugini di Cenaia. Più affollato il campo dei partenti del 28° premio "Federico Regoli", metri 1500. Ben cinque i soggetti al via della famiglia Botti (3 Cenaia, 2 San Rossore) e a prevalere questa volta sono stati quelli di Cenaia con il top weight Ranger in Paradise (S. Urru) che ha battuto con il minimo distacco il vecchio (8 anni) Dersu Uzala.

Il pomeriggio si era aperto con la debuttanti per maschi premio "Scopas", metri 1500 nella quale, fra gli otto cavalli al via, ha dominato Celtico Aracano (S. Sulas. BottiCenaia). Dopo il successo di Bariz (M. ArrasBotti San Rossore) nel premio "Coreano", una delle due corse riservate ai purosangue arabi, la seconda debuttanti del pomeriggio ha visto dodici femmine alle starting stalls. Ancora cinque le rappresentanze dei Botti in gara (4 di San Rossore, 1 di Cenaia). Il successo ha premiato Cenaia con Hello I Love You (S. Urru) lasciando gli avversari di famiglia al secondo e al terzo posto. Davvero una bella lotta mentre gli altri, come le stelle di Cronin, stavano a guardare. . Amazzoni internazionali per la finale della Longines Fegentri World Champioship Lady Riders, metri 1750, con due amazzoni che si disputavano il titolo, l’austriaca Hana Jurankova, in sella a Shikami, e la belga Karen Dijeltens che montava Tremor.

Assente un rappresentante dei Botti, l’ordine di arrivo ha visto il netto successo di Shikami che ha quindi porto il titolo mondiale all’austriaca. Prima della disputa dei due Handicap Principali si è disputata la sesta edizione della "Moutai Cup", prova internazionale per cavalli di purosangue arabo sulla distanza dei 2200. Era favorito l’italiano Conan by Luelle ma il successo è andato al 6 anni francese Assayel, nato in Libia e allenato a Marsiglia da madame Elizabeth Bernard; al secondo posto la cavalla belga Zubeya. Grande festa dello staff Moutai dopo la corsa per celebrare, con il vincitore (coppa d’argento alla trainer e al jockey) anche il marchio di questo antico distillato cinese che tanto successo sta riscuotendo nel mondo, con i suoi 53 gradi, non meno ormai del cognac e del whisky. Si torna a correre fra una settimana con il premio "Croce Rossa Italia" al centro del convegno.

Renzo Castelli