Pisa, ora e sempre Torregrossa. E’ l’uomo in più

D’Angelo scommette sul suo numero dieci: "Dopo la sosta dobbiamo metterlo in condizione di giocare tutte le partite". La situazione

Ernesto Torregrossa,30 anni, abbraccia Ettore Gliozzi (27)

Ernesto Torregrossa,30 anni, abbraccia Ettore Gliozzi (27)

Pisa, 22 marzo 2023 - Una frase sibillina per annunciare il ritorno, in pompa magna, di Ernesto Torregrossa tra i titolari. L’italo-venezuelano ha inciso con un assist nella vittoria col Benevento, ma D’Angelo sa che il numero 10, al 100%, può essere devastante. "Dopo la sosta dobbiamo metterlo in condizione di giocare tutte le partite", sono state le parole del tecnico nerazzurro che anticipava l’ultima partenza del talento nerazzurro, ma che sa benissimo quello che dice. Finora Torregrossa infatti è stato in campo in 17 occasioni segnando 5 reti e servendo due assist. Numeri figli di una stagione difficile, fatta di ben tre infortuni. Il primo, come noto, lo portò a un’operazione e a una lunga riabilitazione nel corso di tutta l’estate, arrivando a bruciare le tappe a inizio campionato. Dopo sole due partite un nuovo infortunio che lo ha tenuto fuori un altro mese, fino a metà ottobre. A fine dicembre, ecco il suo terzo infortunio con una nuova operazione, stavolta di pulizia al ginocchio e altri due mesi di stop. Non una stagione semplice per il talento ex Brescia, ma il Pisa sa che non può fare a meno di lui. Senza l’italo-venezuelano in campo infatti i nerazzurri hanno ottenuto solo 1,07 punti a partita, una media da salvezza, mentre con lui in campo il Pisa ha viaggiato con la media di 1,88 punti a gara, con una media punti da playoff.

Numeri che cambiano ancor più drasticamente con Torregrossa dal primo minuto, oppure subentrato dalla panchina. In quest’ultimo caso infatti la media si abbassa un po’, con circa 1,6 punti a partita, ma con il numero 10 da titolare il Pisa spicca letteralmente il volo, con una media di 2,14 punti per gara, più alta di quella del Frosinone capolista. Pensare che, con Torregrossa in campo, il Pisa ha perso solo 2 volte. La prima contro il Genoa il 28 agosto, ma l’ex rondinella era uscito dopo meno di un quarto d’ora per infortunio, mentre l’ultima volta, con soli 6 minuti disputati, entrando per raddrizzare il risultato, i nerazzurri hanno perso contro il Modena.

In tutte le altre occasioni in cui il numero 10 è stato chiamato in causa, a condizioni normali si è rivelato essere l’amuleto di D’Angelo. Ecco perché è necessario averlo il più possibile vicino a una condizione straripante, per poter avere un finale di stagione competitivo. Torregrossa è appena partito per l’Arabia Saudita, dove giocherà con la maglia del Venezuela la prima delle due partite per cui è stato convocato in nazionale (l’altra sarà tra una settimana contro l’Uzbekistan). Potrebbero essere due occasioni per mettere qualche minuto nelle gambe e tornare con ancor più condizione fisica. Una volta tornato dalla lunga trasferta internazionale, D’Angelo e lo staff tecnico lo valuteranno per decidere come impiegarlo nel finale di stagione, lasciandosi finalmente alle spalle gli infortuni che lo hanno limitato complessivamente per circa 4 mesi nel corso di questo campionato.