
di Irene Carlotta Cicora
"L’unica cosa impossibile è quella che non si prova". Ed è con questo mantra che Valeria Pappalardo si è buttata anima e corpo nello sport – scherma, pallanuoto e nuoto – per andare oltre la malattia, che l’ha debilitata ma non certo messa al tappeto. Vive e lavora a Pisa, come amministrativa nell’Azienda USL Toscana Nord Ovest. Convive da alcuni anni con la sclerosi multipla, condizione che non le ha affatto impedito di affermarsi ad alti livelli nel mondo dello sport.
Anzi, è proprio grazie all’attività sportiva che ha (ri)trovato la forza di affrontare la vita con positività, superando ogni avversità con il suo immancabile sorriso. "Il mio obiettivo sono le Paralimpiadi di Parigi 2024 – dice Valeria – Non bisogna fermarsi mai, allenarsi sempre: si fa di tutto per arrivarci, migliorandosi e registrando i tempi nel ranking". E’ da poco diventata campionessa regionale di nuoto nei 50 metri dorso e nei 50 metri stile libero per la sua categoria, la S3. Ad oggi ha inanellato molti successi e il suo medagliere è ricco: 7 ori, 2 argenti e un bronzo. In più, nei giorni scorsi, ha conquistato un altro argento ai campionati Master di nuoto paralimpico.
"Il mio primo incontro con la sclerosi multipla – spiega la campionessa – è avvenuto, senza che però ne fossi ancora consapevole, nel 1990. Nel 1993, subito dopo la laurea, la risonanza magnetica ha rivelato tutto e il neurologo mi ha spiegato cosa fosse quel “tutto“: sclerosi multipla. Ho pianto per ore, ma la frase più importante – di cui ho fatto poi tesoro – me l’ha detta un amico neurologo dell’ospedale Cervello di Palermo: Valeria, l’umore è la cosa più importante. Ho impiegato un intero anno ad uscirne, anche dall’abbandono dello storico fidanzato che, dopo la diagnosi, ha pensato bene di darsela a gambe, come tante altre persone. Questo ragazzo ha lasciato il posto a Max, mio attuale e meraviglioso compagno di vita, che ha preso in blocco il pacchetto Valeria, sclerosi multipla inclusa, e non lo ha più lasciato. Decisivo anche il supporto del mio allenatore Paolo Bonacci, che è anche presidente della società Crazy Waves".
Ma Valeria Pappalardo si è cimentata anche nella pallanuoto e nella scherma, ricominciando a fare sport propio avvicinandosi a quest’ultima. "Nel 2008, dalla Sicilia, ci siamo trasferiti a Pisa per essere più vicini al San Raffaele di Milano. Ho fatto due master universitari e superato tre concorsi: oggi lavoro all’Azienda USL Toscana Nord Ovest. Nel 2017, a 50 anni, mi sono riavvicinata allo sport e alla prima gara di scherma ho preso un bronzo, il che mi ha confermato che ero sulla strada giusta – racconta – Nel 2020, ho ripreso a nuotare, dopo circa 15 anni di stop. Ho anche partecipato ai campionati italiani di serie A di pallanuoto paralimpica a Roma. Sono inoltre Ambassador 2021 della grande community “Io non sclero“ e sono stata onorata di ricevere il Premio donna di fiori, ideato da Silvia Troiani e destinato alle donne che si distinguono nel sociale e per progetti encomiabili".