Maran deluso e arrabbiato Sperava di avere più tempo

Era convinto di avere altre chance dopo la sosta. Avendo a disposizione. gli attaccanti

Nel giorno delle porte scorrevoli c’è anche la delusione del tecnico Rolando Maran. L’allenatore ha concluso la sua avventura in nerazzurro dopo 7 impegni ufficiali. Maran si è chiuso nel silenzio, ma avrebbe confidato ad amici di essere sicuro, come anche dichiarato più volte in conferenza stampa, di poter riuscire, se gli fosse stata data la possibilità, a far uscire la squadra dalla situazione negativa dopo la sosta. "Dobbiamo arrivare alla pausa cercando di raccogliere il massimo, poi il nostro vero campionato inizierà dopo la sosta", erano infatti state le parole dell’allenatore dopo la sconfitta con il Sud Tirol.

Un Maran rispettoso della decisione della società, nonostante le difficoltà emerse in queste settimane in fase offensiva, trovandosi privo per larghi tratti di attaccanti, anche e soprattutto per situazioni non dipendenti dal proprio controllo. Come l’infortunio di Ernesto Torregrossa, dopo essere tornato a disposizione e aver segnato un gol importante con il Como, quello del decisivo pareggio per 2-2, o come l’arrivo sul gong del mercato di Ettore Gliozzi, costretto a dare forfait per un attacco influenzale nella notte che ha preceduto l’impegno con la Reggina, per poi essere impiegato per la prima volta dal primo minuto solo contro il Venezia, alla sesta giornata di campionato. Entrambi infatti hanno fatto gol alla prima occasione. Sfortuna anche per l’infortunio di Gaetano Masucci, che ha stretto i denti per essere presente contro il Venezia, recuperando a tempo di record, a dimostrazione di un ambiente compatto e a favore del tecnico, al di là dei grandi nervosismi con l’ultimo posto in classifica.

A incidere negativamente anche i 6 rigori in 4 partite subiti, bilanciati per una buona metà per essere stati generosamente concessi contro il Pisa dall’arbitro, mentre dall’altra metà per errori individuali. Maran esce di scena dopo aver sempre messo la faccia in ogni momento. Come dopo la sconfitta con il Sud Tirol: "Sono il primo responsabile. Le critiche sono giuste, chiediamo scusa". E ancora, dopo il Venezia rimasto a protezione di un ambiente che sta attraversando il più importante momento negativo degli ultimi anni: "Abbiamo sofferto da squadra - aveva detto Maran. E’ sintomo di grande sacrificio".

M.B.