Gennaro Gattuso (Ap)
Pisa, domenica 10 aprile 2016 - Alla fine il dito nella piaga, paradossalmente, finisce col metterlo soprattutto Galderisi. Più del direttore generale Lucchesi e di mister Gattuso, infatti, è stato l'allenatore di casa ad evidenziare le lacune della direzione di gara del signor Baroni di Firenze. «Sulla rissa che ha portato all'espulsione di Crescenzi, francamente, dalla panchina ho visto e capito poco o nulla, ma sul fallo di Nolè su Cani lanciato a rete non ho problemi ad ammettere che, se invece del giallo, l'arbitro avesse estratto il cartellino rosso non avrei gridato allo scandalo».
E se fosse accaduto il Pisa avrebbe giocato per oltre due terzi di partita in superiorità numerica. Per l'allenatore nerazzurro Gattuso, però, il problema non è quest'episodio e neppure la papera di Brunelli che ha consentito ai padroni di casa di pareggiare quasi senza tirare in porta. «Gli errori ci stanno, soprattutto da parte dei giovani, siano essi giocatori o arbitri, e in questa categoria. Il problema, però, - spiega – è la totale mancanza di un metro di giudizio unitario da parte dei fischietti: per tutto il campionato è mancata una linea e questa gliela doveva dare chi li prepara, la lacuna è soprattutto qui e non nei singoli arbitri. Degli episodi specifici, poi, preferisco non parlare perchè non voglio prendere squalifiche».
La rabbia di Gattuso, comunque, è soprattutto nei confronti dei suoi giocatori: «Sapevamo che avrebbero provato a metterla sulla rissa e ci eravamo detti che non dovevamo abboccare, invece siamo caduti nella loro trappola come polli. Per questo Crescenzi e Avogadri saranno multati». Poi il punto sugli infortunati: «Bindi aveva un problema alla schiena da mercoledi, abbiamo provato a recuperarlo fino all'ultimo ma purtroppo non ce l'abbiamo fatta. Fautario, invece, ha accusato un risentimento al quadricipite nel riscaldamento: in settimana valutaremo l'entità del problema». Il dito puntato di Gattuso, comunque, non riguarda certo la prestazione: «Abbiamo giocato da squadra importante sia nel primo tempo che nella ripresa, quando siamo rimasti con un uomo in meno. Però qualcuno di noi è caduto nella loro trappola e così abbiamo buttato via tre punti».
Un riferimento più esplicito all'arbitraggio, invece, lo fa il direttore generale Lucchesi: «La terna non è stata all'altezza della situazione e, con i modi dovuti e nelle sedi opportune, certamente lo faremo presente. Resta, però, che abbiamo fatto tutto noi: avevamo già vinto e, invece, abbiamo fatto rientrare in partita la Lucchese, regalando loro prima il pareggio e poi la superiorità numerica».