LORENZO VERO
Sport

Gilardino c’è, ora manca solo l’annuncio . Personalità, studio e carattere per il Pisa

L’ex centravanti guiderà i nerazzurri nella prossima stagione di Serie A, ecco quali sono le sue caratteristiche principali

Alberto Gilardino, 42 anni, è il nuovo allenatore del Pisa Sporting Club

Alberto Gilardino, 42 anni, è il nuovo allenatore del Pisa Sporting Club

Una nuova era in casa Pisa, quella di Alberto Gilardino. Oramai rimane da attendere solo l’annuncio ufficiale. Una nuova esperienza per "il violinista" in panchina, dopo le tre stagioni (subentrato nella prima con la promozione in A, un’importante salvezza nella seconda e dodici partite, prima dell’esonero, nella terza), con il Genoa. Manca davvero pochissimo perchè l’ex centravanti di Biella si seda sulla panchina del Pisa. Ma quali sono le caratteristiche dell’allenatore? In primo luogo, sin da subito in rossoblù Gilardino ha evidenziato, come raccontato anche dal collega Marco Bovicelli, una grandissima capacità di leggere le partite in corsa: tanti i risultati ottenuti grazie ai cambi dalla panchina.

Personalità: subentrato a Blessin in Serie B, il suo avvento ha portato il Genoa alla promozione. La stagione dopo, confermato, ha fatto ancora meglio, chiudendo come la migliore neopromossa dei top cinque campionati europei all’undicesimo posto con 49 punti totalizzati, 45 gol segnati e altrettanti subiti. Il modulo, oramai lo abbiamo già raccontato più volte, è il 3-5-2, diventato nel suo periodo nella Genova rossoblù un vero e proprio marchio di fabbrica. Grande capacità di leggere la partita in corso, ma anche uno studio maniacale degli avversari nel corso della settimana. Attenzione certosina, grande studioso anche sul campo: molti più gli esercizi di tattica rispetto a quelli fisici, con un’attenzione speciale alla fase difensiva, ai corner e ai calci piazzati. Proprio le situazioni da fermo sono molto apprezzate dall’allenatore, dalle quali sono arrivati la maggior parte dei gol.

Studio, lettura e… empatia, gestione, capacità di creare un legame. Dai rapporti umani sono scaturite le fortune del Genoa di Gilardino, con l’allenatore che nel quotidiano si è sempre confrontato con il gruppo al completo, ma anche attraverso molti colloqui individuali. E perché è stato esonerato nell’ultima stagione? Un avvio non positivo, quello del Genoa, con l’esonero che è arrivato dopo 12 partite e la squadra, comunque, che manteneva un vantaggio di tre punti rispetto alla zona retrocessione. Soprattutto, a frenare la squadra è stata una serie lunghissima di infortuni e le scelte delle ultime settimane di mercato, che lo hanno costretto a fare a meno dei due principali giocatori offensivi, quali Gudmundsson (la cui partenza era però preventivata), e soprattutto Mateo Retegui, poi diventato capocannoniere.

Troppa tensione, somatizzata troppo e trasmessa al gruppo. Un ultimo punto, fondamentale. Il Pisa punta molto sui giovani (Vural e Lusuardi continuano a dimostrarlo)? Gilardino non ha fatto fatica a lanciarne tanti: Dragusin e Frendrup, diventati titolari fissi, Ekhator, ma poi anche Boci, Lipani, Matturro e Accornero. Anche in questo caso, a Pisa troverebbe terreno fertile.

Lorenzo Vero

Continua a leggere tutte le notizie di sport su