"La paura è una fedele compagna"

La prima sconfitta della gestione D’Angelo arriva dopo l’inciampo della sosta. Il tecnico nerazzurro analizza la sfida partendo dal primo tempo sottotono della squadra: "Abbiamo sicuramente subito troppo dal punto di vista mentale il gol del Cittadella - ammette D’Angelo -. Le due reti del Cittadella sono arrivate con due grandi conclusioni da fuori, forse sul secondo avremmo potuto accorciare meglio per evitarlo". L’allenatore del Pisa però guarda anche al bicchiere mezzo pieno: "Nella ripresa abbiamo avuto qualche occasione per pareggiarla, meritavamo di portare a casa almeno un punto - continua D’Angelo -. abbiamo aggirato la ragnatela del Cittadella, molto densa, sugli esterni abbiamo fatto molti cross, ma centralmente abbiamo faticato molto. Chi è subentrato lo ha fatto in un momento difficile, ma a mio avviso l’impatto è stato positivo sia dal punto di vista mentale che tecnico". Sulle scelte l’allenatore aveva bene in mente il tipo di partita da fare: "Volevo mettere una prima punta fisica - va avanti il tecnico nerazzurro -, ovvero Gliozzi, perché sapevo che sarebbe stata difficile da quel punto di vista, ma non siamo riusciti, nel primo tempo a indirizzarla dove volevamo". Rifugge le polemiche sul var e i possibili rigori non concessi Luca D’Angelo ma, pur non trovando alibi, ammette che la partita sarebbe potuta essere gestita meglio: "Non ho rivisto le azioni ma presumo che se il var ha deciso così allora deve avere ragione - dichiara il tecnico -. Non sarebbe corretto appellarmi al recupero - prova a glissare D’Angelo -, la colpa è senz’altro nostra se abbiamo perso. E’ vero però che c’è stata una riunione in settimana e ci è stato detto che le perdite di tempo sarebbero state punite in maniera severissima. Ciò non è avvenuto, ed era responsabilità dell’arbitro, ma io non posso dire quanto recupero dare. Chi ha visto la partita ha notato però che non è stato congruo". In conclusione il tecnico non ha paura di questa sconfitta, ma anzi elegge questo sentimento a suo alleato: "La paura dev’essere una fedele compagna di chi fa sport perché se uno è troppo convinto di sé stesso le cose non vanno bene - conclude D’Angelo -. La paura ce l’ho e me la tengo stretta, mi fa stare concentrato. Ai nostri giocatori si può imputare tutto, ma non il fatto di essere ragazzi che ci tengono molto. Oggi hanno perso, ma non posso dimenticare tutte le gare che abbiamo vinto".

Anche Federico Barba rifugge le polemiche sul var: "Non voglio cercare alibi - dichiara il difensore centrale del Pisa -, ma chi poteva riportare la partita sui binari non l’ha fatto e questo ha anche un po’ innervosito l’ambiente".

Michele Bufalino