di Michele Bufalino
PISA
La quinta versione del Pisa di Luca D’Angelo è ormai già una realtà, con qualche novità. Il tecnico infatti ha anche inserito alcune nuove figure nel suo staff che saranno ufficializzate presto anche dalla società nerazzurra. L’emozione del neo allenatore, (ri)presentato alla città, era palpabile. "Per me il Pisa vale personalmente come se fosse il Real Madrid - ha esordito D’Angelo nel corso della sua conferenza stampa di presentazione". Di fronte a sé il difficile obiettivo di uscire da un momento e da una posizione di classifica molto complessa: "Tutti sappiamo qual è la nostra posizione e dobbiamo essere realisti, non possiamo dire che andremo in Serie A ad oggi, ma dobbiamo pensare una partita alla volta". Ripartire dal gruppo sarà infatti fondamentale, per questo D’Angelo ha reiterato lo stesso concetto comunicato ai tifosi martedì pomeriggio: "Bisogna sostenere i nostri giocatori - ripete l’allenatore -. Molti di loro rinuncerebbero a qualche soldo per venire fuori da questa situazione". Arriva poi il momento di fare subito da parafulmine ai propri alfieri: "Per me le critiche sono tranquillamente accettabili - dichiara D’Angelo -, quindi non riservatemi i guanti bianchi per riconoscenza". Il neo tecnico nerazzurro torna anche al momento dell’esonero e a questi mesi di ‘vacanze forzate’: "Probabilmente mi avevano visto molto stanco a giugno e io avevo anche necessità di riposarmi - rende noto D’Angelo -. Ho visto le partite del Pisa in questi mesi in differita perché andavo al mare". Il tecnico pescarese è diventato l’allenatore del momento in estate, corteggiato da Como, Benevento, Reggina e Modena: "Le richieste che ho avuto mi hanno fatto molto piacere - rivela l’allenatore -, sono società molto solide dal punto di vista umano e professionale". Nessun problema con la proprietà americana, anzi: "Quest’estate patron Knaster mi aveva mandato un messaggio bellissimo - confessa D’Angelo -, in questi giorni me ne ha mandato un altro altrettanto bello". Arriva il momento di analizzare la situazione, anche per i tanti stranieri in rosa: "Qualche giocatore, è palese, è in ritardo e deve accelerare, ma dipende da tanti fattori - analizza il tecnico -. L’anno scorso, ad esempio, Hermannsson dopo una settimana era già più italiano di me. Quest’anno qualcuno sta facendo più fatica, ma la qualità dei singoli non si discute. Le convocazioni? Non sono un problema".
Qualche idea tattica potrà anche cambiare rispetto agli anni precedenti: "È probabile che ci sia qualche modifica rispetto a quello a cui eravate abituati - annuncia D’Angelo -. Un allenatore bravo adatta le proprie idee alle caratteristiche dei suoi giocatori - dichiara il tecnico - . Quest’anno abbiamo giocatori tecnicamente molto forti e tecnici, come Morutan e Tramoni. Giocare a tre? E’ possibile".
L’allenatore è soddisfatto dell’arrivo di Gliozzi: "Lo ritengo un giocatore forte e lo dimostrano i numeri". Il tecnico nerazzurro chiude con un invito rivolto ai tifosi: "Invitiamo tutti i tifosi a venire a San Piero a Grado - conclude D’Angelo -. A parte la rifinitura, gli allenamenti saranno aperti".