"Il 4-2-3-1 è perfetto Cohen mi ha deluso"

"Non è un problema di modulo: con i giocatori che a disposizione, D’Angelo può schierare la squadra quasi con tutti gli assetti e il 4-2-3-1 il Pisa lo può fare benissimo". Parola di Francesco Colombini, tifosissimo del Pisa ed ex nerazzurro e già tecnico di Ponsacco e Aglianese.

Dunque che cosa non è andato con il Cosenza?

"In generale è accaduto che abbiamo concretizzato troppo poco per la mole di gioco e di occasioni prodotte".

Tutto qui?

"No, ma se avessimo realizzato almeno un paio di gol non sarebbe certo stato un furto e ora staremmo e ora lo scenario sarebbe ben diverso".

Che cosa non le è piaciuto? "A mio parere il Pisa deve verticalizzare di più, anche osando magari qualche giocata al ’buio’. Altrimenti perdiamo un giocatore importantissimo come Benali che, in questa categoria può fare la differenza, ma ha bisogno di stare più in partita. Perchè un giocatore della sua qualità tecnica e personalità, non può ricevere palla solo quattro o cinque volte in novanta minuti". Cohen l’ha convinto? "Sinceramente poco e non mi riferisco solo ai gol sbagliati, cosa che può capitare. Ha mezzi tecnici importanti, ma non li sfrutta per timidezza: fa il compitino senza mai osare l’uno contro uno o la giocata. Ma in quel ruolo occorre puntare l’uomo e provare a saltarlo: lui ha i mezzi per farlo".

Senza entrare nel merito delle vicende disciplinari, come terminale offensivo Lucca o Torregrossa?

"Il valore di Torregrossa non si discute, ma da un giocatore con la sua personalità ed esperienza, mi aspettavo un contributo maggiore in termini di cattiveria e capacità di trascinare. Per questo io là davanti, a fare la guerra contro tutti, vedo bene Lucca".

Nel caso il Pisa vada avanti con il 4-2-3-1 quello visto con il Cosenza è l’assetto migliore o ci sono altre varianti?

"Quegli interpreti vanno benissimo. Se vuol essere ancora più offensivo può mettere un’attaccante dietro la punta centrale, ad esempio Puscas o lo stesso Torregrossa dietro a Lucca. E spostare magari Benali in posizione di attaccante esterno. Anche se io, in quel ruolo a piede invertito, sarei curioso di vedere anche Mastinu: a Spezia, nell’anno della promozione partendo da lì fece benissimo".

Francesco Paletti