Giovanni Corrado e il futuro di Aquilani. "Avanti a prescindere dai singoli»

Il direttore generale del Pisa, Giovanni Corrado, esprime fiducia nel futuro della squadra nonostante la mancata qualificazione ai playoff. Focus sulla crescita e sulle prospettive, con attenzione anche al mercato dei giocatori.

Ultima partita in casa conclusa, playoff non raggiungibili, spazio alle parole di fine stagione. Anche se ciò non piace a Giovanni Corrado. Il direttore generale nerazzurro ha voluto tenere alta l’asticella: "Utilizzerei ancora il presente. Manca ancora la partita con l’Ascoli: se iniziamo a pensare che non conti niente, allora non andrebbe bene per il nostro percorso di crescita generale, che deve essere fatto sia dal Pisa che a Pisa. Possiamo ancora arrivare noni, che sarebbe un miglioramento rispetto alla scorsa stagione. Dobbiamo portare a termine il nostro campionato nel miglior modo possibile". L’aspetto della crescita è stato quello più toccato da Corrado: "Probabilmente a oggi ci sono realtà più preparate e strutturate per affrontare il campionato rispetto a noi, che dobbiamo continuare a migliorare. Il centro sportivo non è adatto, i campi non sono adatti. A oggi con tre giorni di pioggia siamo costretti a stare in palestra. È normale che dopo trent’anni nessun imprenditore locale abbia avuto interesse a interessarsi a strutture sportive. La squadra della città fa sempre da traino, per gli imprenditori, per i tifosi, per i settori giovanili, per le strutture".

Inevitabile un commento su Masucci, protagonista della giornata di ieri: "In questi sette anni se ne sono dette tante di cose belle e sempre le diremo. È stato uno dei primissimi giocatori che abbiamo preso. Ha vissuto tutti i momenti più belli, e anche i difficili". Doveroso pensare anche al futuro, che sia con Aquilani o senza: "Il pubblico credo stia iniziando ad apprezzare il miglioramento. Il Pisa deve avere una struttura interna che va avanti a prescindere dalle persone. Che sia una struttura e sia sempre più virtuosa. Pisa è una realtà più piccola, che deve cercare di crescere in maniera organica, per provare di arrivare in Serie A e quindi cercare di difendersi, con una crescita organica. La linea che abbiamo tracciato ha come scopo principale quello dire che questa è la città, queste le dimensioni, l’orgoglio, e dobbiamo arrivarci faticando, migliorando e arrivando come vogliamo". Insomma, che sia con sempre lo stesso allenatore o con un altro, la società ha intenzione di mantenere la linea tattica tracciata. Per quanto riguarda il mercato, in special modo Valoti, D’Alessandro e Barbieri, i tre titolari della squadra i quali cartellini non sono di proprietà nerazzurra (ma del Monza i primi due e della Juventus il secondo, che si è riservata il diritto di controriscatto), ha chiuso il dg: "Mi permetto di non rispondere – sorridendo – noi sappiamo cosa vogliamo fare. Sono certo però che lo vedrete. Non esistono trattative, solo diritti eventualmente da esercitare. È normale che una società al 5 maggio abbia già fatto valutazioni. Altrimenti sarebbe un problema".

Lorenzo Vero

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