
di Michele Bufalino
Giornata di avvicendamenti in casa nerazzurra, con una partenza e un grande ritorno. Ieri infatti è stato il giorno dell’esonero di Rolando Maran, dopo 2 punti raccolti in 6 partite. L’allenatore paga l’ultimo posto in classifica e il non essere riuscito a invertire la tendenza a Venezia. La comunicazione è arrivata nel pomeriggio, dopo aver avuto il via libera della proprietà nerazzurra, prima dell’ufficialità, giunta in tarda serata. Serviva una scossa per ricompattare l’ambiente ed è per questo motivo che la scelta è caduta su un cavallo (di razza) di ritorno. Luca D’Angelo torna a casa, per riprendere da dove aveva lasciato. L’allenatore originario di Pescara infatti, oggi sarà a Pisa per guidare il primo allenamento subito dopo l’ora di pranzo. Il tecnico ha prolungato di un anno il suo contratto in essere, fino al giugno 2024 e sarà presentato alla città domani alle ore 13 in conferenza stampa dalla sala stampa "Passaponti dell’Arena Garibaldi".
D’Angelo era già in città da ieri e, in serata, è stato a cena al ristorante "Da Rino" dove ha fatto anche alcune foto coi tifosi. Quella di D’Angelo è una scelta che unisce tutti. E non era facile per la dirigenza tornare sulle proprie decisioni dopo l’esonero di maggio, in seguito alla finale persa col Monza, per un atto di intelligenza che, a conti fatti, era la scelta più logica possibile. Non solo per una questione economica, di un allenatore che era già sotto contratto, ma che va a firmare un nuovo accordo, ma anche perché D’Angelo è stato individuato come l’uomo giusto per poter traghettare il Pisa fuori dalle paludose acque della zona retrocessione per poi dar margine di guarigione all’orgoglio ferito di una squadra, messa in piedi dai direttori Chiellini e Corrado, ampiamente in grado di poter dire la sua in campionato e poter ambire ad alti livelli, ma ritrovatasi invece inaspettatamente vicina al baratro, tra mille difficoltà.
Luca D’Angelo, il tecnico dei record, che portò il Pisa in Serie B nel 2019 sull’onda di una striscia positiva di 27 risultati utili consecutivi mai così lunga in tutta la storia del sodalizio nerazzurro, dal 23 gennaio 2019 fino al 24 settembre dello stesso anno. D’Angelo è, tra le altre cose, il terzo allenatore più longevo di sempre con 168 panchine, con l’opportunità di incalzare adesso, a quota 186, Umberto Mannocci, al secondo posto fin dagli anni ‘70. Oggi D’Angelo dirigerà il primo allenamento, con l’obiettivo non facile di aiutare i propri calciatori anche dal lato psicologico, ma già in passato il metodo del tecnico nerazzurro ha dato buoni frutti, superando di slancio alcuni fisiologici momenti di crisi delle ultime stagioni. Di fronte a sé due settimane per preparare la dura trasferta di Perugia che ha appena esonerato Fabrizio Castori e chiamato l’ex Palermo Silvio Baldini. Una sfida nella sfida, la prima del "D’Angelo-bis", o "D’Angelo 5.0", al suo quinto anno sulla panchina nerazzurra, questa volta con un avvio decisamente diverso rispetto al solito.