Da Benevento a... Benevento

Dal Benevento a Benevento: (quasi) mille giorni di me e di te, canterebbe Claudio Baglioni se il suo cuore fosse dipinto con sfumature nerazzurre. Era il 23 agosto 2019, l’Arena Garibaldi vestita a festa si apprestava a vivere il debutto in cadetteria della truppa guidata da Luca D’Angelo e orchestrata da Giuseppe Corrado. La corazzata che tenne a battesimo il primo passo del Pisa era il Benevento: una formazione costruita con l’intento di asfaltare la concorrenza. 998 giorni dopo e con parecchi passi compiuti alle spalle, è ancora il Benevento a fare da sparring partner agli uomini di Luca D’Angelo in quello che – al momento – rappresenta il culmine della parabola di crescita del progetto sportivo avviato dalla società sotto l’egida del patron Enzo Ricci e adesso di Alexander Knaster. Il Benevento, nomi alla mano, continua a essere una corazzata: soltanto le dinamiche imponderabili del "dio Pallone" hanno fatto sì che la stagione dei sanniti si concludesse con un "anonimo" settimo posto. A lasciare a bocca aperta è la crescita del nostro Pisa, che 998 giorni fa sfidava i giallorossi con la spavalderia dei nuovi arrivati e l’arma dell’umiltà: domani i nerazzurri solcheranno il prato del "Vigorito" con la medesima umiltà – il valore che dal vertice del club fino ai magazzinieri è rimasto alla base del lavoro quotidiano -, ma anche con la consapevolezza della forza maturata nell’arco di un intero campionato. Adesso lo Sporting Club sfida negli occhi il gigante sospinto da un intero popolo: "Incontro a chi insegneremo quello che noi due imparammo insieme. E non capire mai cos’è, se c’è stato per davvero quell’attimo di eterno che non c’è. Mille giorni di te e di me".

M.A.