Che cosa dice la matematica. Salvezza certa? Sì, ecco perché

Il Pisa si avvicina alla salvezza in Serie B con 43 punti in 33 partite. La zona playout è a 35 punti, distanza rassicurante per i nerazzurri. Scontri diretti cruciali in vista.

La vittoria contro la FeralpiSalò ha, di fronte alla stragrande maggioranza dell’opinione pubblica, permesso di archiviare il discorso salvezza. Ma è rimasta una parte del pubblico che invece ancora non si sente al sicuro, storcendo di conseguenza il naso d’innanzi a quest’analisi. È vero, ancora l’aritmetica non premia il Pisa, ma perché è giusto poter parlare di salvezza? Affidiamoci ai numeri. La squadra di Aquilani ha totalizzato 43 punti in 33 partite, una media di 1,3 a partita, la stessa quota che fu sufficiente lo scorso campionato al Cittadella per scongiurare i playoff. Nel 2021-22 alla Spal ne bastarono addirittura 42, mentre l’anno ancora prima la quota salvezza fu più alta: 45 punti, che probabilmente si avvicinerà a quella di questa stagione. Attualmente, la zona playout è occupata dal tandem Bari-Spezia, appaiate a quota 35. Otto punti in meno rispetto alla squadra di Aquilani. Distanza considerevole, che permette di ricacciare i maggiori fantasmi. O meglio: un eventuale fracasso, con un finale di campionato costituito da sole sconfitte, sarebbe amputabile al solo Pisa. Per pensare a un crollo, però, dovrebbe verificarsi un cammino perfetto delle inseguitrici: ipotesi molto complessa. Saranno tanti infatti gli scontri diretti.

Partiamo dal prossimo avversario dei nerazzurri: il Bari, dopo sabato, sfiderà il Cosenza (36 punti), quindi la capolista Parma, il Cittadella che vuole salvarsi e il Brescia, che potrebbe aver però conseguito l’obiettivo. Lo stesso Spezia avrà impegni difficili: il derby con la Sampdoria e subito dopo la sfida a loro volta il Brescia (due partite nelle quali D’Angelo potrebbe anzi fare un favore al Pisa in ottica playoff), Palermo, Cosenza e Venezia.

L’Ascoli, che a oggi sarebbe retrocessa, avrà di fronte a sé tre scontri diretti consecutivi: Modena, Ternana e quindi il Cosenza. Anche la vittoria contro il Bari, ipotizzando le sconfitte di Spezia e Ascoli, non renderebbe l’aritmetica salvezza (sarebbero undici i punti di vantaggio con quattro partite da giocare). Ma a volte è possibile anche anticipare la matematica e permettere ai nerazzurri di lasciarli sognare in pace.

Lorenzo Vero

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