
Il Pisa è tornato prepotentemente alla carica per Markus Solbakken. Il centrocampista norvegese, al termine del torneo cadetto, è tornato allo Sparta Praga: il club nerazzurro infatti nelle scorse settimane ha deciso di non esercitare il diritto di riscatto che vantava sul cartellino del giocatore scandinavo. L’accordo prevedeva un esborso vicino ai 2 milioni e mezzo di euro, che la dirigenza di via Battisti ha deciso di non effettuare, seguendo una strategia che si è già rivelata vincente qualche anno fa. Parliamo dell’estate del 2023, quando il Pisa non riscattò il cartellino di Tomas Esteves al termine di quella stagione, preferendo rimandare l’acquisto di qualche settimana ridefinendo i termini dell’accordo con il Porto: al termine di un serrato confronto con la società lusitana, lo Sporting Clun riuscì ad assicurarsi le prestazioni di un assoluto crac ad un prezzo di gran lunga inferiore rispetto a quello pattuito dodici mesi prima. E lo schema si ripete anche adesso, con Davide Vaira e Giovanni Corrado impegnati a dialogare con i referenti dello Sparta Praga per trovare la quadra al secondo, e in prospettiva ultimo, trasferimento di Solbakken in nerazzurro.
Il centrocampista è stato ufficialmente tagliato dalla prima squadra, come riportato nell’ultimo comunicato pubblicato sul sito ufficiale della società: il figlio dell’attuale Ct della nazionale norvegese non figura nella lista dei giocatori che ha appena iniziato il ritiro nella sede tedesca di Grassau "perché sono in corso colloqui riguardanti il suo futuro". Tra selfie, video e post pubblicati sul proprio profilo Instagram, il calciatore non ha mai nascosto di essersi letteralmente infatuato della città, del tifo pisano e dei programmi che la società ha per la squadra e l’intera struttura. Dopo essere stato inseguito due estati fa, quando indossava la maglia del Viking in patria, e aver vissuto l’esperienza in Repubblica Ceca togliendosi anche la soddisfazione di scendere in campo in Champions League, Markus Solbakken ha l’opportunità di sposare definitivamente la causa nerazzurra. I sei mesi vissuti all’ombra della Torre sono stati un crescendo di prestazioni ed entusiasmo: dopo aver smaltito un problema fisico che lo ha tenuto ai box fino a marzo, il centrocampista è divenuto il fulcro dello scacchiere del Pisa fino alla promozione in A.
M.A.
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