Progetto stadio, tutto rinviato al 5 aprile

Nel penultimo consiglio comunale prima delle elezioni, la discussione sull'inserimento dell'Arena Garibaldi nel piano delle alienazioni e sulla "convenzione ponte''

Nuova Arena Garibaldi: il progetto dello studio Iotti-Pavarani

Nuova Arena Garibaldi: il progetto dello studio Iotti-Pavarani

Pisa, giovedi 29 marzo 2018 - Tutto rinviato al 5 aprile. La delibera per l'inserimento dell'Arena Garibaldi nel piano delle alienazioni non era all'ordine del giorno del consiglio comunale di martedi scorso, come invece era stato ipotizzato un paio di settimane fa subito subito dopo la stima sul valore dello stadio da parte dell'agenzia delle entrate. «Ma il documento è pronto: è stato completato e inviato all'attenzione del collegio dei revisori» assicura l'assessore comunale ai lavori pubblici Andrea Serfogli. Per il quale, anche se i tempi stringono, la strada è già tracciata: «Abbiamo ancora due consigli comunali utili per portare in votazione la delibera, quelli del 5 e del 12 aprile, ma sono quasi certo che sarà possibile discutere l'atto già nella prima delle due sedute». Per farlo, però, occorre che il responso positivo del collegio dei revisori arrivi quanto prima. Anche perché per di portare all'attenzione dell'assemblea di Palazzo Gambacorti sarà necessario anche un passaggio in commissione che dovrà necessariamente avvenire subito prima di Pasqua o in quelli subito successivi. «Sono fiducioso» assicura, comunque, convinto Serfogli. Il via libera all'atto è considerato un passaggio fondamentale per arrivare alla definitiva approvazione del progetto di ristrutturazione dello stadio: solo con ok del consiglio comunale alla delibera, infatti, sarà possibile conferire l'Arena nel fondo obiettivo che dovrà dare le gambe al piano firmato dallo studio Iotti-Pavarani di Reggio Emilia e di cui avranno una quota sia il comune, nella misura corrispondente al valore attribuito allo stadio dalla stima (4milioni e 75mila euro per il diritto di superficie trentennale e 6milioni e 331mila euro per la proprietà), che Invimit la società del Ministero del Tesoro che opera nel campo degli investimenti immobiliari e che assicurerà la copertura di gran parte dell'investimento.

Nella stessa occasione dovrebbe essere discussa e messa in votazione, comunque, anche la cosiddetta “convenzione Ponte” che dovrà regolare i rapporti fra il Pisa e il Comune in attesa della realizzazione del nuovo stadio. Due settimane fa mancava ancora l'intesa sui giustificativi di spesa presentati dal club nerazzurro ad inizio marzo e che gli uffici di Palazzo Gambacorti avrebbero dovuto analizzare nei giorni seguenti. Poi dovrà essere predisposto una bozza di testo da portare alla discussione prima della commissione consiliare competente e poi del consiglio.