Cuneo-Pisa. Nerazzurri in Piemonte per chiudere il 2018 in bellezza

Nel Pisa in dubbio il bomber Marconi. Difesa in emergenza: assenti l'infortunato Liotti e lo squalificato Meroni

Pisa, domenica 30 dicembre 2018 - C'è il dilemma del bomber con Marconi alle prese con una contrattura e in dubbio fino all'ultimo, anche se alla fine almeno per la panchina dovrebbe essere arruolabile. E poi ci sono Liotti e Izzillo sicuramente out, entrambi alle prese con infortuni, e Meroni appiedato per un turno dal giudice sportivo. Sarà un Pisa ancora una volta incerottato quello che questo pomeriggio al “Fratelli Paschiero” di Cuneo affronterà la matricola piemontese, ultima gara del 2018 e prima del girone di ritorno. Ma la sostanza non cambia: i nerazzurri devono ritrovare la vittoria e riprendere il cammino interrottosi alla vigilia Natale con la sconfitta casalinga per mano della Pro Patria in modo da sfruttare al meglio l'esito dello scontro diretto fra Piacenza e Pro Vercelli e da non rischiare di perdere ulteriore terreno dalle altre battistrada, tutte sulla carta attese da impegni abbordabili dato che l'Arezzo ospiterà una Lucchese probabilmente frastornata dalle vicende societarie, la Carrarese in fanalino di coda Arzachena e l'Entella l'altra matricola Gozzano.

Per riuscirvi il Pisa si affida alla voglia di riscatto di capitan Moscardelli, la cui leadership all'interno dello spogliatoio non è stata assolutamente scalfita da un girone d'andata che, dal punto di vista realizzativo, è stato inferiore alle aspettative: con Marconi, in forte dubbio, infatti, il reparto d'attacco peserà soprattutto sulle sue spalle oltreché su quello di un Masucci reduce dall'ottima prova di Novara. In difesa sarà di nuovo emergenza e non è escluso che mister D'Angelo sia costretto nuovamente ad arretrare De Vitis, affiancandolo a Brignani e Buschiazzo con l'inserimento di Marin a centrocampo. L'alternativa, infatti, è schierare Masi al fianco del giovane ex Bologna, una soluzione cui, però, il tecnico nerazzurro è ricorso raramente nel corso della stagione. Sulla fascia destra, invece, Zammarini dovrebbe nuovamente vincere il ballottaggio con Birindelli.

Beninteso neppure il Cuneo ha troppo da sorridere. La squadra allenata dall'ex nerazzurro Scazzola, invero, almeno sul campo è una delle sorprese positive di questa prima metà di stagione: senza i tre punti di penalizzazione per non aver pagato gli stipendi dovuti fino a maggio entro la scadenza del 30 giugno, infatti, i piemontesi sarebbe in piena zona play-off davanti a Pro Patria e alla blasonata Novara. Pure il tecnico del Cuneo, però, è alle prese con qualche assenza di troppo: con il Pisa mancherà lo squalificato Mattioli e gli infortunati Cristini, Caso e Ferreyra. Inoltre sulla testa della società pendono due pesantissime spade di Damocle sotto forma di ulteriori possibili penalizzazioni per il mancato pagamento degli stipendi di agosto e settembre entro la scadenza di fine ottobre (mentre quella di metà dicembre sarebbe stata onorata in tempo), che comporterebbe una decurtazione di altri tre punti. E per il caso delle fideiussioni Finworld, rilasciate da una società esclusa dall'albo degli intermediari della Banca d'Italia e quindi non valide ai fini dell'iscrizione al campionato di serie C, vicenda che potrebbe portare ad altri otto punti di penalizzazione. Insomma, nonostante l'ottima classifica, è il cielo sopra la testa dei piemontesi è tutt'altro che sereno.